Come spendere il credito di imposta?
Il credito può essere usato in compensazione tramite F24 indicando codice tributo 6740, entro l’anno di realizzazione del credito o al massimo entro il 31/12 dell’anno successivo.
Quali spese rientrano nel bonus pubblicità 2021?
Sono ammesse al Bonus Pubblicità 2021 le spese pubblicitarie sostenute da imprese, liberi professionisti ed enti non commerciali su canali quali: Emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali iscritte al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
Come prenotare il bonus pubblicità 2021?
La prenotazione deve essere confermata con la presentazione di una dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettivamente realizzati, da effettuarsi sempre telematicamente tramite l’apposita piattaforma resa disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, dal 1° al 31 gennaio 2022.
Chi ha diritto al bonus pubblicità?
Hanno potuto beneficiare del Bonus Pubblicità 2021 tutte le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che, a prescindere dalla dimensione e dalla forma giuridica adottata, oltre che dal regime contabile che possiedono, abbiano effettuato investimenti pubblicitari su testate giornalistiche quotidiane e …
Quali sono i crediti d’imposta?
I crediti d’imposta che diventano “cedibili” sono quelli previsti: per gli affitti dei negozi, studi professionali o stabilimenti aziendali: si tratta del 60% dei canoni di locazione versati per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020;
Come usare il credito di imposta spettante?
Il credito di imposta spettante deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui si matura e nelle successive per la compensazione. Prima di usare il credito occorre inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione e ottenere dalla stessa un’autorizzazione.
Quanto ammonta il credito d’imposta?
Il credito d’imposta ammonta: al 60 per cento del canone locazione degli immobili ad uso non abitativo; al 30 per cento del canone nei casi contratti di affitto d’azienda. L’importo da prendere a riferimento è quello versato nel periodo d’imposta 2020 per ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio.