Sommario
- 1 Come si somministra la chemioterapia per i tumori cerebrali?
- 2 Quali sono gli effetti collaterali dei farmaci per il trattamento dei tumori cerebrali?
- 3 Quali chemioterapici possono avere effetti sul rivestimento dell’apparato digerente?
- 4 Quali sono le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia?
Come si somministra la chemioterapia per i tumori cerebrali?
Per i tumori cerebrali la chemioterapia oggi si somministra più frequentemente per via orale, di solito dopo un ciclo di radioterapia (modalità ‘ adiuvante ’). Più raramente può essere somministrata prima dell’intervento (modalità ‘neoadiuvante’).
Come si usa la chemioterapia in pastiglie?
Chemioterapia in pastiglie L’assunzione di chemioterapici per via orale può essere utilizzata da sola o in associazione a terapie per via endovenosa. Di solito il trattamento chemioterapico viene assunto sotto forma di pastiglia e il paziente oncologico può assumerlo da solo a casa, eseguendo con diligenza le direttive del medico.
Quali sono gli effetti collaterali dei farmaci per il trattamento dei tumori cerebrali?
Gli effetti collaterali dei farmaci più comunemente utilizzati nel trattamento dei tumori cerebrali come la temozolomide e le nitrosouree (fotemustina, BiCNU, CCNU) sono i seguenti: ridotta resistenza alle infezioni: i chemioterapici distruggono le cellule tumorali, ma al tempo stesso riducono temporaneamente il numero di linfociti e globuli
Quali sono gli effetti collaterali della chemioterapia?
La chemioterapia può causare effetti collaterali fastidiosi, la cui entità può variare da soggetto a soggetto e da trattamento a trattamento. È importante sottolineare che moltissimi degli effetti collaterali sono temporanei, diminuendo e/o scomparendo gradualmente nei giorni successivi alla somministrazione o alla sospensione del trattamento.
Quali chemioterapici possono avere effetti sul rivestimento dell’apparato digerente?
Diarrea: Alcuni chemioterapici possono avere effetti sulle cellule che formano la mucosa di rivestimento dell’apparato digerente, causando diarrea.
Cosa può provocare la chemioterapia?
Talvolta la chemioterapia può provocare una neuropatia periferica, che si manifesta con alterazioni della sensibilità, formicolii, sensazione come di punture di aghi soprattutto alle mani e ai piedi. In genere regredisce al termine delle cure, ma solo dopo diversi mesi.
Quali sono le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia?
Le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia impediscono la moltiplicazione cellulare interferendo con i meccanismi legati a questo processo, e così facendo eliminano le cellule cancerose inducendone la morte ( azione citotossica ).
Come si prolunga la chemioterapia?
In genere la chemioterapia si prolunga per un periodo che va da tre a sei mesi, nel corso del quale si effettuano in genere da tre-quattro a sei-otto cicli di trattamento. Il programma tuttavia può cambiare in relazione al tipo di malattia, al singolo paziente e alla reazione individuale alle cure.