Come è fatta una casa famiglia?
si fonda su una coppia di coniugi che avendo già avuto esperienze di affido familiare, dà la disponibilità ad accogliere fino a un massimo di 6 minori (dagli 0 ai 18 anni), mentre la comunità educativa può ospitare fino a un massimo di 10 minori. La Casa Famiglia è un servizio residenziale di accoglienza per minori.
Chi paga le rette delle case famiglia?
Le rette delle case famiglie per minori vengono pagate dai singoli Comuni con cadenza mensile. Per ogni minore ospitato, il contributo equo dovrebbe essere tra i 100 euro e i 120 euro al giorno. In realtà, le case famiglie percepiscono tra i 60 euro e gli 80 euro al giorno, quindi, circa 1.800/2.400 euro al mese.
Chi è la casa famiglia?
La Casa Famiglia è un servizio residenziale di accoglienza per minori. Gli ultimi dati del 2010 parlano di 29.300 minori fuori famiglia, per cui c’è sempre un enorme bisogno di famiglie che si vogliono aprire all’accoglienza.
Come può essere considerata una casa famiglia?
Una casa famiglia può essere considerata come una struttura destinata ad accogliere minorenni, disabili, anziani, adulti in difficoltà, malati di AIDS, persone disadattate e/o con problematiche sociali, una “comunità di tipo familiare con sede nelle civili abitazioni”.
Qual è il gestore di una casa famiglia?
La gestione nonché il tariffario di una casa famiglia è rimesso all’ iniziativa privata. Il gestore quindi gode di un’autonomia decisamente ampia sia nello stabilire le tariffe, i prezzi dei servizi offerti sia nello stabilire le regole per la gestione della casa.
Quali sono i requisiti per aprire una casa famiglia?
Requisiti. Per aprire una casa famiglia non sono richiesti specifici requisiti. Essendo comunque un ambito molto particolare, occorre almeno avere preparazioni minime di base, quindi sicuramente è bene fare un corso di primo soccorso. Per il titolare non è obbligatorio avere titoli di studio particolari.