Sommario
- 1 Come avviene la lavorazione del vetro?
- 2 Come si scoprì il vetro?
- 3 Qual è la sigla del vetro isolante?
- 4 Come avviene la produzione del vetro tirato?
- 5 Quali sono gli oggetti in vetro?
- 6 Come si ottiene il vetro?
- 7 Qual è un esempio di vetro naturale?
- 8 Come funziona il vetro a controllo solare?
- 9 Quali sono le materie prime del vetro?
- 10 Qual è il formatore più importante del vetro?
- 11 Come si lavora il vetro su lastra?
Come avviene la lavorazione del vetro?
La fabbricazione e la lavorazione del vetro si articolano in quattro fasi: fusione, formatura, ricottura e finitura. E’ possibile, a questo punto, operare una decolorazione del vetro, tramite l’ossidazione di sali di ferro.
Come si scoprì il vetro?
Secondo un racconto di Plinio, questo materiale fu una scoperta accidentale dovuta ad alcuni mercanti fenici che, intorno al 5000 a.C., sbarcati presso le rive del fiume Belo in Siria, accesero un fuoco da campo ed usarono per appoggiare le loro pentole dei blocchi di nitrato prelevato dal carico che trasportavano.
Lavorazione del vetro. In primis, dunque, avviene la lavorazione delle materie prime che vengono poste in grandi silos o vagoni. In questa fase avviene il setaccio delle materie prime, l’essiccazione e il pre-riscaldamento. La materia prima è costituita da sabbia silicea e altri componenti chimici a seconda della qualità di vetro.
Quali sono le proprietà dei vetri stratificati?
In base alla composizione dei due vetri possiamo avere proprietà antinforturnistiche, anticaduta e di antieffrazione, ma questo argomento specifico sarà trattato in un altro articolo. Altre volte il produttore dei vetri indica il vetro stratificato con la sigla 6/7 o 7/8: questi però hanno lo stesso identico significato di 3+3 o 4+4.
Qual è la sigla del vetro isolante?
Se al posto del 4 troviamo una sigla del tipo “3+3” o “4+4” significa che il primo vetro è formato, a sua volta, da 2 vetri distinti che vengono “incollati” per formare un vetro unico: ci troviamo di fronte a quello che chiamiamo “vetro isolante”.
Produzione del vetro In primis avviene la lavorazione delle materie prime che vengono poste in grandi silos o vagoni. In questa fase avviene il setaccio delle materie prime, l’essiccazione e il pre-riscaldamento. La materia prima è costituita da sabbia silicea e altri componenti chimici a seconda della qualità di vetro.
Come avviene la produzione del vetro tirato?
Per la produzione del vetro tirato (o vetro segato) la massa di vetro fusa viene meccanicamente tirata da due forze di uguale direzione ma di verso opposto. Questo vetro presenta caratteristiche ondulazioni della superficie. Il vetro tirato e quello float hanno la stessa composizione chimica e le stesse proprietà fisiche.
Quando risale il primo utilizzo del vetro?
Secondo Plinio il Vecchio (nel suo trattato Naturalis Historia), il primo utilizzo del vetro risale al III millennio a.C. in Mesopotamia.
Quali sono gli oggetti in vetro?
Tra gli oggetti in vetro si hanno: stoviglie (ciotole, vasi e altri contenitori), biglie, perline, pipe da fumo, sculture e mosaici. Spesso vengono utilizzati vetri colorati oppure smaltati, anche se questi ultimi sono considerati da alcuni meno raffinati.
Come si ottiene il vetro?
Mescolando sabbia di quarzo, potassa e calce si ottiene infatti il vetro, una materia prima naturale, impermeabile, plasmabile e resistente. 100 a.C. Circa nell’anno 100 a.C., una vetreria della costa siriana fu teatro di una rivoluzione tecnica: un artigiano vetraio di cui non si conosce il nome inventò la canna di soffiatura.
Come si forma il vetro in natura?
Il vetro si trova infatti in natura. Si forma quando la sabbia di quarzo si scioglie in seguito a un forte innalzamento della temperatura e la massa fusa si raffredda successivamente. Un «fluido solidificato», questo è il vetro.
Qual è un esempio di vetro naturale?
Un esempio di vetro naturale è l’ossidiana, prodotta dal magma vulcanico. Questo ha permesso di abbattere i costi di produzione e assieme alla diffusione dell’uso di vetri colorati, portò ad un uso più diffuso delle stoviglie in vetro intorno al 1930. Intorno al 1928 risale la nascita del vetro di sicurezza.
Come funziona il vetro a controllo solare?
Vetro a controllo solare. Il vetro a controllo solare riduce l’utilizzo di sistemi di condizionamento, il carico energetico e i costi. Nei climi più caldi, il vetro a controllo solare è utilizzato per ridurre l’apporto di calore solare e aiuta al controllo dell’abbagliamento.
La lavorazione del vetro può avvenire per laminazione (processo da cui si ottengono le lastre), per soffi atura (adatta per bottiglie e oggetti cavi), per stampaggio (usato per bicchieri, vasi e posacenere) e per filatura (da cui si ottengono fibre di vetro).
Come ottenere un vetro stabile?
Per avere un vetro stabile si sostituisce parte della soda con altri composti che rinforzano il reticolo vetroso, migliorandone le proprietà chimiche. Questo effetto lo esercitano gli ossidi bivalenti di calcio (CaO), magnesio (MgO), bario (BaO), piombo (PbO) e zinco (ZnO), che per questo sono detti stabilizzanti.
Quali sono le materie prime del vetro?
MATERIE PRIME DEL VETRO. La silice (SiO2, biossido di silicio) è il più comune formatore del reticolo vetroso ed è quindi la più importante materia prima per la produzione del vetro. Circa metà della crosta terrestre è formata da minerali di silice (silicati e quarzo), il maggior costituente di rocce e sabbie.
Qual è il formatore più importante del vetro?
La silice (SiO2, biossido di silicio) è il più comune formatore del reticolo vetroso ed è quindi la più importante materia prima per la produzione del vetro. Circa metà della crosta terrestre è formata da minerali di silice (silicati e quarzo), il maggior costituente di rocce e sabbie.
Come si usa il vetro in un laboratorio di chimica?
ATTREZZATURA DI LABORATORIO Nel laboratorio di chimica si trovano molti strumenti di svariati materiali, a cominciare dalla vetreria di uso comune e indispensabile per le misure di volume. Vetreria di uso comune Il vetro è il materiale più usato in un laboratorio di chimica perché poco costoso, inerte e facile da lavorare. E’ però
Come si lavora il vetro su lastra?
Il vetro, materiale duttile, leggero e trasparente, si lavora per lo più su lastra perché, per arrivare a produrlo, occorre una temperatura di circa 2000 gradi centigradi. Artigianalmente, è nota la lavorazione del vetro per soffiatura o colatura, ancora oggi visibili nelle vetrerie di Murano.