Sommario
Chi è obbligato al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali?
Obbligato al versamento dei contributi per i rapporti di lavoro subordinato è, in via generale, il datore di lavoro (art. 2115 c.c.). Sono invece interamente a carico del prestatore i contributi dovuti per le attività di lavoro autonomo.
Cosa fare se il datore di lavoro non paga i contributi?
In pratica, soltanto previa denuncia dell’interessato all’ente, nel rispetto del termine di prescrizione di cinque anni, lo stesso (ad esempio l’INPS) potrà procedere al recupero dei contributi non versati entro dieci anni dall’omissione.
Chi sono i soggetti non obbligati al contributo minimale?
Artigiani e commercianti Per gli iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, l’esonero ha ad oggetto i contributi sul minimale previsti dalla legge 2 agosto 1990, n. 233/1990. L’esonero è riconosciuto nel limite massimo individuale di 3.000 euro, riparametrato e applicato su base mensile.
Chi è soggetto a posizione previdenziale?
i lavoratori autonomi; i disoccupati; gli inoccupati; i soggetti a carico (dal punto di vista fiscale).
Chi non paga contributi Inps?
Il mancato versamento dei contributi Inps può far scattare sanzioni diverse, civili, penali ed amministrative, applicate ai sensi dell’articolo 116 della legge 23 dicembre 2000, n. Se non lo fa, deve pagare una sanzione amministrativa alla Direzione provinciale del lavoro da 200 a 500 euro.
Come recuperare i contributi Inps non versati dal datore di lavoro?
L’unica via concessa dalla normativa vigente è quella della costituzione di una rendita vitalizia, una specie di riscatto. Questo istituto vale nell’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e anche per i superstiti.
Chi rientra nell esonero contributivo?
esonero prevede che il singolo professionista interessato deve aver conseguito nell’anno d’imposta 2019 un reddito professionale non superiore a 50.000 euro. In caso di studio associato o società bisogna far riferimento alla quota di partecipazione.