Sommario
Quanto deve durare il periodo di prova?
6 mesi
Quanto può durare questo periodo di prova? Dipende dal contratto collettivo di lavoro, non esiste un tempo uguale in tutti i casi. Comunque, il patto di prova non può superare i 6 mesi e deve essere sempre retribuito.
Quanto dura il periodo di prova nel pubblico impiego?
Secondo le norme in vigore, il lavoratore da assumere a tempo indeterminato con contratto Enti Locali 2021 è tenuto a svolgere un periodo di prova che ha la durata di due mesi per i dipendenti inquadrati nella categoria A e B e di sei mesi per il personale inquadrato nelle restanti categorie.
Chi paga la malattia durante il periodo di prova?
In taluni casi l’onere della retribuzione è sostenuto totalmente dal datore di lavoro (malattia non indennizzata dall’INPS), mentre in altri l’INPS eroga l’indennità di malattia, che può essere integrata o meno dal datore di lavoro.
Qual è la durata massima del periodo di prova?
In tutti gli altri casi appunto è il Ccnl a prevedere, in base alla categoria di lavoro e inquadramento, la durata massima del periodo di prova. Se il Ccnl non prevede niente la legge fissa un tempo massimo di 6 mesi per dirigenti e impiegati di prima categoria e 3 mesi per le altre categorie di impiegati.
Qual è la durata del periodo di prova per un lavoratore privato?
La durata per periodo di prova prima dell’assunzione a tempo indeterminato di un lavoratore privato è obbligatorio ed è, generalmente, di: sei mesi per i lavoratori in generale; tre mesi per gli impiegati che non hanno una funzione direttiva. Diversa è, invece, la durata del periodo di prova per i lavoratori del pubblico impiego.
Qual è il periodo di prova per le assunzioni a termine?
Dipende dal tipo di contratto. Per quelli a tempo determinato, cioè per le assunzioni a termine, si può stabilire un periodo di prova per ogni singolo incarico, a meno che si tratti di più incarichi affidati entro 12 mesi nella stessa azienda e con identiche mansioni.
Qual è il periodo di prova del datore di lavoro?
Anche il contratto dei lavoratori domestici può prevedere un periodo di prova regolarmente retribuito. Il datore di lavoro lo può inserire nella lettera di assunzione. La durata è stabilita dal contratto nazionale e dalla legge e varia a seconda dell’inquadramento, ovvero: 1 mese per chi ha la qualifica di impiegato;