Sommario
Quando un intervento edilizio a titolo gratuito?
è stabilito che “Sono gratuiti ai sensi dell’articolo 17, comma 3, lettera b), d.P.R. n. 380 del 2001, gli ampliamenti di edifici unifamiliari aventi un volume non superiore a 750 mc”; vorrei sapere se il limite di 750 mc dev’essere riferito all’edificio prima o dopo l’ampliamento.
Quando il costo di costruzione non è dovuto?
Ai sensi dell’art. b), il contributo di costruzione non è dovuto per gli interventi di ristrutturazione e di ampliamento, in misura non superiore al 20%, di edifici unifamiliari (la disposizione riproduce in sostanza quanto già aveva previsto l’art. 9, L. 10/1977, comma 1, lett.
Qual è il cambio di destinazione d’uso rilevante?
Cambio di destinazione d’uso rilevante. È cambio destinazione d’uso urbanisticamente rilevante , ogni forma di utilizzo dell’immobile diversa da quella originaria, con o senza opere, che comporti il passaggio ad una diversa categoria funzionale, come sopra indicate.
Quali costi vanno sostenuti per il cambio di destinazione d’uso?
Quali costi e spese vanno sostenuti per il cambio di destinazione d’uso? I costi che deve sostenere il proprietario per procedere al cambio di destinazione d’uso di un locale sono: le spese necessarie per i lavori materiali all’interno dell’immobile , necessari quando si procede anche ad interventi edilizi;
Come avviene il cambio d’uso all’interno della stessa categoria?
Il cambio d’uso all’interno della stessa categoria è invece sempre ammesso. Ad esempio, si potrà sempre trasformare un’affittacamere in abitazione, caratteristiche intrinseche permettendo. Fino a questo momento, abbiamo parlato del cambio d’uso dal punto di vista urbanistico.
Come viene utilizzata l’espressione “cambio di destinazione d’uso”?
L’espressione “cambio di destinazione d’uso” viene utilizzata da un punto di vista urbanistico e catastale per indicare una modifica delle finalità di utilizzo di un’unità immobiliare come potrebbe essere, ad esempio, il passaggio da ufficio ad abitazione e viceversa.