Dove si richiede il certificato di convivenza?
È possibile formalizzare davanti alla legge una convivenza di fatto effettuando una dichiarazione all’anagrafe del Comune di residenza. I due conviventi dovranno dichiarare all’ufficio anagrafe di costituire una coppia di fatto e di coabitare nella stessa casa.
Come si fa la dichiarazione di convivenza?
documenti di identità in corso di validità, tessere sanitarie per l’attribuzione del codice fiscale, certificazioni che dimostrino lo stato civile dei conviventi (stato libero, separazione, divorzio ecc.), eventuali accordi o pronunce di separazione/divorzio che abbiano interessato i conviventi.
Quali sono i diritti della convivenza di fatto?
Nello specifico, dalla convivenza di fatto nascono i seguenti diritti e doveri: stessi diritti che spettano al coniuge nei casi previsti dall’ordinamento penitenziario (in pratica, la possibilità di far visita al proprio partner in carcere); il diritto reciproco di visita, di assistenza e di accesso alle informazioni personali,
Cosa spetta ai conviventi di fatto formalmente riconosciuti?
In effetti, anche ai conviventi di fatto formalmente riconosciuti non spetta alcun diritto successorio: l’instaurazione di una convivenza di fatto, infatti, non permette in nessun caso alla coppia di ottenere dei diritti di successione, che non possono neanche essere ineriti nel contratto di convivenza.
Come si attesta la convivenza di fatto tra persone dello stesso sesso o eterosessuali?
La convivenza di fatto tra persone dello stesso sesso o eterosessuali può essere attestata da un’ autocertificazione, redatta in carta libera e presentata al comune di residenza, nella quale i conviventi dichiarano di convivere allo stesso indirizzo anagrafico.
Qual è il diritto del convivente di partecipare all’impresa familiare del partner?
il diritto del convivente di partecipare alla gestione e agli utili dell’impresa familiare del partner, nonché ai beni acquistati con questi ultimi e agli incrementi dell’azienda, in proporzione al lavoro prestato;