Sommario
Dove mette Dante gli accidiosi?
Il canto settimo dell’Inferno di Dante Alighieri si svolge nel quarto e nel quinto cerchio, ove sono puniti rispettivamente gli avari e prodighi e gli iracondi e accidiosi; siamo nella notte tra l’8 e il 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori tra il 25 e il 26 marzo 1300.
Cosa grida Pluto contro Dante e Virgilio?
Nel vedere Dante e Virgilio, Pluto pronuncia parole incomprensibili, la cui interpretazione risulta tutt’oggi essere un mistero. Egli grida infatti ai poeti: “Pape Satàn, pape Satàn aleppe!”.
In che girone sono gli accidiosi?
I dannati del cerchio V sono gli iracondi e accidiosi. Sono puniti insieme, poiché l’accidia[1] è considerata una forma, un livello particolarmente cupo e introverso dell’ira.
Chi sono gli iracondi e gli accidiosi?
Sono gli iracondi che si lasciarono vincere dall’ira, gli uni ancora furibondi con gli altri. In mezzo a loro, ma sepolti del tutto nell’acqua fangosa, vi sono gli accidiosi, cioè coloro che frenarono esteriormente l’ira, serrando i loro rancori dentro di sé.
Il contrappasso in Dante per contrasto, ovvero la pena è l’opposto del peccato (un esempio sono gli ignavi: non essendosi mai schierati in vita, sono costretti alla sollecitudine inutile e costante da parte di insetti quali vespe e mosche oppure da vermi).
Come risponde Virgilio alla rabbia di Pluto?
FIGURE MITOLOGICHE DELL’INFERNO DANTESCO Alla vista dei poeti Pluto, gonfio di rabbia, esce in una frase minacciosa e oscura: “Pape Satàn, Pape Satàn Aleppe!”. Virgilio, rassicurato Dante, si rivolge al demonio con parole simili a quelle usate per Caronte e Minosse, al che Pluto cade a terra, fiaccato.
Cosa dice Pluto nella Divina Commedia?
Le parole pronunciate da Pluto al suo apparire, (Inf. VII, 1) “Pape Satan, pape Satan aleppe!” sebbene oscure, non sono però prive di significato perchè al v. Domenico Guerri giunse, così, all’interpretazione “Oh Satana, oh Satana Dio”, inizio di un’invocazione al re dell’inferno contro gli intrusi viaggiatori.
Come sono puniti gli accidiosi e gli iracondi?
Sono i penitenti che scontano la loro pena nella III Cornice del Purgatorio: sono avvolti da un fumo oscuro e denso, che li acceca e irrita loro gli occhi (il contrappasso allude all’ira che ottenebrò la loro mente in vita), mentre intonano l’Agnus Dei come simbolo della mansuetudine.