Sommario
Cosa sono i Dimeri chimica?
dìmero [Comp. di di- e del gr. méros “parte”] Polimero derivato dall’unione di due molecole dello stesso composto.
Cosa significa d-dimero?
Il D-Dimero è un prodotto della degradazione dei coaguli dell’organismo. Solitamente, questi frammenti proteici non sono rilevabili nel sangue a meno che, per l’appunto, non si stiano formando o degradando coaguli.
Come si formano i Dimeri?
Un dimero è una molecola formata dall’unione di due subunità (dette monomeri) di identica natura chimica (omodimero) oppure di natura chimica differente (eterodimero). Per dar vita a un dimero, i monomeri devono essere uniti con un legame chimico forte (di solito covalente).
Che cosa è il D-dimero?
Il D-dimero è un prodotto di degradazione della fibrina (FDP), un frammento proteico rilevabile nel sangue in caso di fibrinolisi. Il nome della sostanza deriva dal fatto che è costituito da due frammenti D di fibrina, stabilizzati da legami crociati covalenti. Il peso molecolare del D-dimero si aggira intorno a 180.000 dalton e l’emivita è
Qual è il limite dell’esame del dimero?
Il limite dell’esame del D-Dimero è legato alla sua bassa specificità: valori elevati del parametro possono essere riscontrati anche in caso di gravidanza, tumori, recenti interventi chirurgici, traumi o infezioni. Quest’esame è indicativo, infatti, della presenza di quantità elevate di prodotti di degradazione della fibrina.
Qual è il tipico frammento di D-dimero?
Il tipico frammento di D-dimero contiene due domini D e un dominio E della molecola originale di fibrinogeno. Il D-dimero teoricamente non è normalmente presente nel plasma del sangue umano, tranne quando viene attivato il sistema di coagulazione, come per esempio in caso di trombosi o coagulazione intravascolare disseminata.
Quali sono i valori normali del D-dimero?
Valori normali. Il D-dimero è rilevabile in bassa concentrazione nel sangue di soggetti sani, ad indicare l’esistenza di uno stato di equilibrio fra la formazione di fibrina e la sua lisi, anche in condizioni fisiologiche. L’intervallo di riferimento (range di normalità) è pari a 0-500 ng/ml.