Sommario
Cosa significa pensione in totalizzazione?
La totalizzazione è uno strumento che consente di sommare gratuitamente la contribuzione accreditata presso diverse gestioni di previdenza obbligatoria differenti, per raggiungere la pensione.
Quale pensione si ottiene con la totalizzazione dei contributi?
In pratica, ricorrendo alla totalizzazione è possibile ottenere la pensione di vecchiaia a 65 anni e 3 mesi, senza differenza tra uomini e donne. La totalizzazione vale anche per la pensione di inabilità e la pensione indiretta ai superstiti.
A cosa serve la totalizzazione?
La totalizzazione consente a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti, che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali, di acquisire il diritto a un’unica pensione di vecchiaia, anzianità, inabilità e ai superstiti.
Come si fa la totalizzazione dei contributi?
La domanda per totalizzare deve essere presentata all’ ente pensionistico di ultima iscrizione con l’indicazione delle gestioni che si intendono interessare. Il pagamento è effettuato dall’Inps che riceve, ogni mese, la provvista pro quota dalle gestioni coinvolte.
Quando conviene totalizzare i contributi?
Quando conviene la totalizzazione? Quando il lavoratore nel corso della sua vita lavorativa ha svolto più lavori che hanno determinato versamenti contributivi obbligatori in gestioni, casse o fondi diversi.
Come funziona il cumulo pensionistico?
È l’utilizzo dei periodi contributivi non coincidenti maturati in più gestioni al fine del conseguimento di un’unica pensione di vecchiaia, anticipata, inabilità, a superstiti (indiretta e reversibilità). Per la misura del trattamento vengono utilizzati anche i periodi coincidenti.
Che differenza c’è tra cumulo e ricongiunzione?
L’unica differenza è che, nell’ipotesi di ricongiunzione, tutti i contributi confluiscono nel medesimo fondo, mentre nella totalizzazione e nel cumulo ciascuna gestione liquida separatamente la sua quota; considerando, però, che i coefficienti di rivalutazione del montante contributivo (cioè dei contributi accantonati) …
Quando conviene il cumulo?
Quando il cumulo è conveniente Di converso quando il lavoratore ha una carriera non brillante con retribuzioni decrescenti negli ultimi anni di lavoro a causa di disoccupazioni, integrazioni salariali o lavori precari il cumulo può risultare più conveniente della ricongiunzione.
Quali contributi si possono cumulare?
Il lavoratore può quindi cumulare i periodi assicurativi non coincidenti, accreditati in diverse gestioni in maniera del tutto gratuita, al fine di godere di un’unica pensione che sarà liquidata pro quota, ossia secondo le regole di calcolo di ciascun fondo e in base alle rispettive retribuzioni di riferimento.