Sommario
Cosa porta il parkinsonismo?
La malattia di Parkinson è una sindrome extrapiramidale caratterizzata da rigidità muscolare che si manifesta con resistenza ai movimenti passivi, tremore che insorge durante lo stato di riposo e può aumentare in caso di stato di ansia e bradicinesia che provoca difficoltà a iniziare e terminare i movimenti.
Quanto vive un malato di Parkinsonismo?
Tuttavia, non è da considerarsi una malattia terminale, perché le persone possono vivere per circa 15-25 anni dopo la diagnosi, quanto piuttosto una malattia di lunga durata (cronica). I sintomi della malattia di Parkinson possono essere classificati in sintomi motori, non motori e complicanze.
Chi cura il Parkinsonismo?
Con l’aiuto di un neurologo, il paziente può decidere quale terapia è più indicata ai propri sintomi ed esigenze specifiche. In particolare, le cure vanno da quelle farmacologiche a quelle chirurgiche e riabilitative.
Come si sviluppa il parkinsonismo?
La base per lo sviluppo del parkinsonismo è la riduzione del numero di cellule nervose della sostanza nera, così come l’aspetto in esse, i cosiddetti corpi di Levi. La patogenesi del parkinsonismo è causata da cambiamenti correlati all’età nei neuroni, fattori ereditari e influenza di cause esogene.
Cosa è il parkinsonismo secondario?
Il termine parkinsonismo secondario si riferisce a un gruppo di disturbi che presentano caratteristiche simili a quelle del morbo di Parkinson, ma che hanno una diversa eziologia.
Cosa è il parkinsonismo atipico?
Il parkinsonismo atipico si riferisce a un gruppo di malattie neurodegenerative diverse dalla malattia di Parkinson che presentano alcuni tratti della malattia di Parkinson, ma hanno anche alcune caratteristiche cliniche differenti ed una diversa patologia. La diagnosi si basa sulla valutazione clinica e sulla reazione alla levodopa.
Cosa è il parkinsonismo vascolare?
Parkinsonismo vascolare. Una rara forma di patologia è il parkinsonismo vascolare, come una lesione secondaria del tessuto cerebrale. La causa della malattia è la genesi ischemica o emorragica dei disturbi della comunicazione tra i linfonodi basali, il cervello medio ei lobi frontali.