Cosa pensava Platone di Dio?
In Platone non troviamo la concezione di un dio unico o un olimpo di dei, ma ciò che si avvicina di più al concetto di divinità è l’Iperuranio, il Mondo delle Idee. Le Idee sono innate, eterne, perfette, immutabili e gerarchicamente unite. Sono, insomma, il vero mondo dell’Essere.
Qual è la prima differenza tra il modo di pensare lo Stato in Platone è in Aristotele?
Platone non considera solo il singolo individuo, la sua visione è a carattere universale. Per Aristotele il sovrasensibile è immanente, ossia si colloca negli oggetti. Aristotele vede la realtà come una concezione unitaria in quanto ritiene che esista un solo mondo che è quello concreto.
Come sono pervenute le opere di Platone?
Di Platone sono pervenute tutte le 36 opere: 34 sono dialoghi; una, l’Apologia di Socrate, riporta una ricostruzione letterario-filosofica dell’autodifesa pronunciata da Socrate davanti ai giudici, mentre l’ultima è una raccolta di tredici lettere.
Qual è l’esistenza di Platone?
L’esistenza per Platone è una dimensione ontologica che non ha l’essere in proprio, ma esiste solo in quanto è subordinata a un essere superiore; egli la paragona a un ponte sospeso tra essere e non essere.
Cosa è l’idea di Platone?
L’Idea è inoltre ciò che consente a Platone di conciliare il dualismo filosofico venutosi a creare tra Parmenide ed Eraclito: nelle idee risiede infatti la dimensione ontologica dell’Essere parmenideo, ma esse forniscono anche, in virtù della loro molteplicità, una spiegazione al divenire eracliteo che domina i fenomeni naturali, al quale
Come nacque Platone ad Atene?
Platone nacque ad Atene da genitori aristocratici: il padre Aristone, che vantava tra i suoi antenati Codro, l’ultimo leggendario re di Atene, gli impose il nome del nonno Aristocle; la madre, Perictione, secondo Diogene Laerzio discendeva dal famoso legislatore Solone.