Sommario
Cosa ne pensano i filosofi della morte?
La morte si può considerare come decesso, cioè come un fatto che ha luogo nell’ordine delle cose naturali e nel suo rapporto specifico con l’esistenza umana. Come decesso, la morte è un fatto naturale come tutti gli altri e non ha, per l’uomo, un significato specifico.
Cosa pensava Seneca della morte?
Se per gli epicurei si trattava di non pensare alla morte che verrà, per Seneca si tratta di pensare continuamente alla morte: solo chi si prepara per tempo può congedarsi dalla vita senza rimpianti. La stessa uguaglianza davanti alla morte si ha anche per il libero e lo schiavo “nasciamo diversi, moriamo uguali”.
Cosa pensano gli stoici?
Gli stoici sostenevano le virtù dell’autocontrollo e del distacco dalle cose terrene, portate all’estremo nell’ideale dell’atarassia, come mezzi per raggiungere l’integrità morale e intellettuale. Nell’ideale stoico è il dominio sulle passioni o apatìa che permette allo spirito il raggiungimento della saggezza.
Cosa pensava Platone della morte?
In realtà per Platone la riflessione sulla morte è propria del filosofo «che è capace di vedere l’intero» e per questo già in questa vita terrena apprezza la sensibilità materiale che attraverso l’intelletto lo porta a cogliere la somma bellezza delle idee.
Cosa pensava Nietzsche di Dio?
Nietzsche con Dio intende: – Dio simboleggia qualunque concezione oltremondana, secondo cui ci sono due livelli della realtà, questa e l’altra, quella è quella buona, vera, il mondo delle idee (concezione di Platone). Nietzsche sostiene che la sua epoca è quella che porta il grande annuncio, ovvero che Dio è morto.
Cosa sosteneva Nietzsche?
Il filosofo sostiene l’inutilità della dimostrazione della non esistenza di Dio, poiché, per Nietzsche, è la realtà stessa, l’essenza caotica e malefica del mondo, a confutare l’idea di Dio. La morte di Dio costituisce un trauma solo in relazione ad un uomo non ancora superuomo.
Dove andavano le anime dei morti Nell’iliade?
L’Ade, che accoglie le anime di tutti i defunti tranne i morti rimasti insepolti, alle volte viene confuso con una sua sezione, Tartaro, il luogo in cui si trovano sia i Titani e i Giganti, che invano tentarono di sconfiggere gli dei Olimpi, sia quei mortali puniti per i loro gravi misfatti come Tantalo, Sisifo, le …