Sommario
Cosa fa il Clody?
Meccanismo d’azione CLODY ® – Acido clodronico La contestuale presenza in CLODY ® di un anestetico locale come la lidocaina, consente di ridurre i sintomi dolorifici associati a questa patologia ed alla somministrazione del farmaco.
Quando si usa Clody?
La somministrazione di una fiala di CLODY 200 + 40 mg ogni 28 giorni può essere utilizzata come schema posologico alternativo nelle pazienti già in trattamento con una fiala da 100 mg ogni due settimane. CLODY è disponibile solo nelle formulazioni per uso intramuscolare e per infusione endovenosa.
Come agisce l’acido clodronico?
L’acido clodronico agisce, come tutti i bifosfonati, sulla struttura e sulla mineralizzazione dell’osso. Il farmaco è in grado di inibire la formazione così come la dissoluzione dei cristalli di idrossiapatite. L’acido clodronico esercita un effetto inibitorio sul riassorbimento osseo.
Cosa sono ea che servono i bifosfonati?
I bifosfonati sono farmaci introdotti più di vent’anni fa come additivi nella pasta dentifricia per ridurre la carie dentaria. Vengono oggi usati per molte patologie dell’osso come ad esempio l’osteoporosi negli anziani, nonché per gli effetti di assottigliamento dell’osso dovuti a trattamenti con cortisone.
Come sostituire i bifosfonati?
evidenzia che per le donne in post-menopausa che hanno difficoltà di aderenza alla terapia con bifosfonati orali i medici dovrebbero prendere in considerazione come alternativa efficace l’anticorpo monoclonale denosumab.
Quando si prendono i bifosfonati?
Per tale ragione, i bifosfonati per via orale dovrebbero essere assunti al mattino subito dopo il risveglio, con una quantità d’acqua sufficiente per evitare l’irritazione e l’eventuale erosione esofagea (indicativamente, circa 200-250 ml di acqua).
Come curare osteoporosi senza bifosfonati?
Terapia ormonale – utilizza analoghi sintetici degli ormoni sessuali, che influenzano il metabolismo osseo e minerale nel corpo. Questi ormoni includono estrogeni (per le donne), testosterone (per gli uomini), steroidi anabolizzanti, paratormone e calcitonina.