Sommario
Come parla Socrate nell apologia?
L’Apologia di Socrate si divide in tre parti, a cui corrispondono tre diversi discorsi socratici. La prima parte riporta il primo discorso di Socrate, la sua vera e propria difesa. La seconda parte riporta il secondo discorso di Socrate, la controproposta avanzata per mitigare la pena.
Cosa introduce Socrate?
Il messaggio che nell’Apologia viene presentato come specifico messaggio filosofico di Socrate è, appunto, quello del nuovo concetto di anima con la connessa esortazione alla «cura dell’anima».»
Quali sono le fonti su Socrate?
Un’altra fonte della vita e del pensiero di Socrate è rappresentata dalle opere cosiddette socratiche Apologia di Socrate (Aπολογία Σωκράτους), Simposio (Συμπόσιον), Detti memorabili di Socrate (Άπομνευμονεύματα Σωκράτους) dello storico Senofonte discepolo di Socrate che la storiografia ottocentesca ha apprezzato per …
Chi ha collaborato con Socrate?
Diogene Laerzio riferisce che, secondo alcuni antichi, Socrate avrebbe collaborato con Euripide alla composizione delle tragedie, ispirando in esse temi profondi di riflessione. Socrate fu sposato con Santippe, che gli diede tre figli: Lampsaco, Sofronisco e Menesseno.
Qual è la data di nascita di Socrate?
Il periodo storico in cui visse Socrate è caratterizzato da due date fondamentali: il 469 a.C. e il 404 a.C. La prima data, quella della sua nascita,
Come fu Socrate a costituire l’uomo?
Secondo l’interpretazione data da John Burnet (1863-1928), Alfred Edward Taylor (1869-1945), Werner Jaeger, anche se non condivisa da tutti, Socrate fu di fatto il primo filosofo occidentale a porre in risalto il carattere personale dell’anima umana. È l’anima, infatti, a costituire la vera essenza dell’uomo.
Come Socrate fu descritto dai suoi contemporanei?
Socrate fu descritto dai suoi contemporanei, Platone, Senofonte e Aristofane, come fisicamente “brutto”. In particolare, nel Simposio Platone lo accosta alla figura dei ” Sileni ” quegli esseri propri della cultura religiosa greca, a metà tra un dèmone e un animale, che formavano i cortei del dio dell’ebbrezza, Dioniso.