Sommario
Chi fabbrica i chip?
Taiwan è il primo produttore mondiale di chip Le aziende più importanti, quasi monopoliste, sono Tsmc e Samsung. Aziende che superano anche il colosso americano Intel. Tsmc, in particolare, possiede il 28% della quota di mercato, mentre Samsung si aggira intorno al 10%.
Perché non ci sono chip?
La pandemia da Covid-19 ha messo in seria crisi la produzione industriale dei chip su scala globale, con effetti più o meno tangibili a seconda del settore. Per prima cosa, un incendio in un impianto della Renesas Electronics (grande azienda giapponese di componenti elettroniche) ha causato lo stop della produzione.
Come si crea un microchip?
La sabbia comune ha un’elevata percentuale di silicio. Il silicio – il materiale di base per la costruzione di chip elettronici – è un semiconduttore che può essere velocemente trasformato in un eccellente conduttore o isolatore di elettricità, grazie all’inserimento di piccolissime impurità.
Quando finirà crisi chip?
La crisi dei chip non finirà nel 2022 Stessa tempistica indicata da Pat Gelsinger e Jensen Huang: non due qualunque, ma rispettivamente il nuovo CEO di Intel e il numero uno di NVIDIA. La corsa alla realizzazione di nuove fabbriche darà i suoi frutti, ma non a stretto giro.
Cosa c’è all’interno di un chip?
Un chip (lett. “pezzetto”) è il componente elettronico composto da una minuscola piastrina del wafer di silicio (die), a partire dalla quale viene costruito il circuito integrato; in pratica, il chip è il supporto che contiene gli elementi (attivi o passivi) che costituiscono il circuito.
Quando si risolverà la crisi dei semiconduttori?
“La crisi dei semiconduttori si protrarrà fino al 2023 – ha detto recentemente in un’intervista il presidente e ad di StMicroelectronics, Jean-Marc Chery – aumentare la produzione ora non è possibile. La situazione è estremamente complessa e anche nel 2022 la capacità produttiva non sarà all’altezza della domanda.