Sommario
Che cosa si intende per discriminazione sul luogo di lavoro?
Sono comportamenti indesiderati, posti in essere per ragioni connesse al sesso, aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo.
Come denunciare una discriminazione?
Le discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale e identità di genere in Italia possono in ogni caso essere segnalate all’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali – UNAR, l’ufficio preposto dallo Stato Italiano a garantire la parità di trattamento.
Quali sono i divieti di discriminazione?
21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (CDFUE) stabiliscono infatti, in termini pressoché identici, che sono vietate le discriminazioni fondate sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali.
Quando è discriminazione?
La discriminazione si verifica quando una persona viene ingiustificatamente trattata in modo diverso o esclusa da un servizio o da un’opportunità (un lavoro, una casa, una prestazione sociale o sanitaria, un mezzo di trasporto pubblico, ecc.)
Quali sono i comportamenti discriminatori?
Costituiscono discriminazioni le molestie e le molestie sessuali, intendendosi per tali quei comportamenti indesiderati adottati per uno dei motivi vietati e aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una persona e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo.
Quali discriminazioni sono elencate nell art 3?
Ecco che cosa enuncia l’articolo 3 della costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Come segnalare un ingiustizia?
La lettera di diffida. Quando si è vittime di un’ingiustizia, prima di rivolgersi a un giudice si diffida sempre l’avversario. E lo si fa con una lettera di contestazione, il più diretta e precisa possibile. È bene descrivere dettagliatamente sia il comportamento illecito che il diritto leso.
Quali motivi non devono essere causa di discriminazione?
La Corte ha inoltre riconosciuto che costituiscono motivi di discriminazioni esplicitamente vietate l’obiezione di coscienza, la disabilità, l’illegittimità e l’orientamento sessuale e ha facoltà di aggiungere altri motivi.
Per cosa si può essere discriminati?
Motivi di discriminazione oggetto di protezione
- sesso;
- orientamento sessuale;
- età;
- religione o “convinzione personale”;
- “razza”, gruppo etnico, colore della pelle, appartenenza ad una minoranza nazionale.
Che vuol dire discriminare una persona?
La discriminazione è un comportamento (un’azione o una omissione) che causa un trattamento non paritario di una persona o un gruppo di persone, in virtù della loro appartenenza ad un determinato gruppo sociale.
Cosa sono gli atti discriminatori?
Atti e comportamenti del datore di lavoro volti ad applicare a singoli lavoratori o gruppi di essi condizioni di lavoro diverse in ragione delle caratteristiche o delle opinioni degli stessi.