Che cosa comporta il rifiuto del principio di autorità?
L’errore presente nel principio di autorità non è l’appoggiarsi su qualcosa detto qualcun altro, ma rifiutare qualsiasi alternativa, limitandosi a pensare esclusivamente come l’autorità di riferimento.
In che cosa consiste il principio di autorità o ipse dixit?
ipse dixit Frase latina («l’ha detto egli stesso») con cui ci si richiama all’autorità di qualcuno. Nel Medioevo la formula fu adoperata con riferimento ad Aristotele, negli ambienti dove egli era considerato come suprema autorità nella filosofia.
Perché nella ricerca scientifica non vale il principio di autorità?
Nella scienza, a differenza che in altre attività umane, non si può accettare il principio d’autorità. Ogni divergenza di opinione va risolta non in base alla fama dei contendenti, ma in base ai risultati di verifiche sperimentali. Le pseudoscienze, invece, usano intensivamente il principio di autorità.
Quale autorità Salviati contrappone a quella di Aristotele?
“Ipse dixit”, il principio d’autorità e il suo abbandono: Galileo contro gli aristotelici.
Che linguaggio usa Galileo?
Lingua e stile Galilei utilizza per i suoi scritti la lingua volgare fiorentina. Questa scelta è determinata dal fatto che egli vuole indirizzare le sue opere ad un pubblico più vasto al di fuori dell’ambiente universitario (anche ai tecnici che creavano gli strumenti).
In che modo Galilei afferma l’autonomia tra fede e scienza?
Dal punto di vista personale sappiamo che Galileo non vede contraddizione tra le verità espresse dalla fede e quelle che lui ricerca attraverso la scienza. Secondo lui scienza e fede si conciliano in quanto sono entrambi strumenti per comprendere la stessa verità che proviene da Dio.
Chi sono Salviati Simplicio e Sagredo?
Simplicio è un sostenitore della dottrina aristotelica, Salviati si presenta come un assertore della teoria copernicana mentre Sagredo è l’interlocutore neutrale che anima la discussione spinto dalla sua naturale curiosità.
Chi rappresenta Salviati?
Salviati è uno scienziato e astronomo proveniente da una nobile famiglia fiorentina. Si fa portavoce delle idee copernicane di Galileo: viene descritto dall’autore come uno scienziato con una personalità equilibrata, acuto e soprattutto razionale.