Sommario
A cosa fa bene il pantoprazolo?
Il pantoprazolo è utilizzato in caso di reflusso gastroesofageo per ridurne i sintomi, consentire la guarigione dell’esofago e prevenire ulteriori danni. Trova inoltre impiego nel trattamento di condizioni in cui lo stomaco produce troppi acidi, come la sindrome di Zollinger-Ellison.
Quali sono gli effetti collaterali del pantoprazolo?
Tra gli effetti collaterali più comuni del pantoprazolo si annoverano, come per tutti gli inibitori di pompa protonica, quelli correlati al sistema gastrointestinale come: diarrea, nausea, vomito, flatulenza e secchezza delle fauci. Tra questi effetti collaterali il più diffuso nei pazienti trattati con pantoprazolo è la diarrea, che si
Quali sono i dosaggi di pantoprazolo in pazienti con ulcere duodenali e gastriche?
La dose abituale è di 20 mg di pantoprazolo al giorno. Se la malattia si ripresenta, il medico può raddoppiare il dosaggio (40 mg al giorno). Dopo la guarigione, si può ridurre la dose tornando ad una compressa da 20 mg al giorno. Prevenzione delle ulcere duodenali e gastriche in pazienti che necessitano di un trattamento continuativo con FANS
Qual è l’efficacia del pantoprazolo sull’ulcera gastrica?
Nel trattamento della gastrite, l’efficacia del pantoprazolo sulla cicatrizzazione dell’ulcera gastrica è risultata simile a quella dell’omeprazolo, mentre nel trattamento dell’ulcera duodenale il pantoprazolo si è dimostrato più efficace dell’omeprazolo in termini di cicatrizzazione e calo della secrezione acida.
Come si usa il pantoprazolo nel trattamento dell’Helicobacter pylori?
Nel trattamento di eradicazione dell’Helicobacter pylori, con la triplice terapia, si usano 80 mg/die di pantoprazolo, divisi in due somministrazioni insieme agli antibiotici: claritomicina 1000 mg/die, anch’essa suddivisa in due somministrazioni giornaliere, ed amoxicillina 2000 mg/die (oppure metronidazolo 1000 mg/die), sempre suddivisa in