Quanto costa divorziare in Spagna?
La nuova riforma spagnola ha stabilito che ci si potrà sposare o divorziare davanti al notaio pagando una tariffa notarile di 95 euro. Costo sicuramente inferiore a quello richiesto da molti comuni per celebrare i riti civili, e infinitamente inferiore ai costi per lo scioglimento dei matrimoni di fronte al Tribunale.
Quando è stata approvata la legge sul divorzio in Spagna?
1932
Spagna. La prima legge che introdusse il divorzio in Spagna risale al 1932, al tempo della Seconda Repubblica, ma venne abolita pochi anni dopo durante la dittatura di Franco. Il divorzio come lo conosciamo oggi è stato reintrodotto in via definitiva soltanto nel 1981.
Come funziona il divorzio in Spagna?
15/2005, per ottenere il divorzio in Spagna non è più richiesta la preliminare separazione legale né la sussistenza dei motivi di divorzio previsti dalla legge. Si può presentare la domanda di divorzio direttamente all’autorità giudiziaria (è necessario ottenere una sentenza definitiva).
Qual è l’obbligo di mantenimento dei figli?
L’obbligo di mantenimento sussiste anche se il figlio è maggiorenne, ma non ha ancora raggiunto la propria indipendenza economica. I genitori devono adempiere i loro obblighi nei confronti dei figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo.
Qual è il tribunale per il mantenimento dei figli non sposati?
Mantenimento figli genitori non sposati: tribunale competente In caso di disaccordo sull’affidamento e sul mantenimento dei figli nati fuori dal matrimonio , il genitore può presentare ricorso al tribunale, affinché sia il giudice a prendere la decisione più giusta nell’interesse dei figli.
Qual è il diritto dei genitori a mantenere i figli?
Ciascun genitore è quindi tenuto a contribuire all’educazione, all’istruzione e al mantenimento dei figli. Tale obbligo è sancito dalla Costituzione [2] che recita testualmente: «è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio».