Sommario
- 1 Quante sono le classi di reazione al fuoco?
- 2 Quali ADR vanno segnalate?
- 3 Cosa significa ignifugo classe 1?
- 4 Chi fa la segnalazione spontanea?
- 5 Quali sono gli esempi di reazioni chimiche?
- 6 Quali sono le trasformazioni durante una reazione chimica spontanea?
- 7 Quali sono le manifestazioni sperimentali delle reazioni chimiche?
Quante sono le classi di reazione al fuoco?
Classe di reazione al fuoco I materiali sono assegnati alle classi: 0, 1, 2, 3, 4, 5 con l’aumentare della loro partecipazione alla combustione, pertanto il comportamento di un materiale combustibile al fuoco è tanto migliore quanto più bassa è la classe i materiali di classe 0 sono incombustibili (vedi UNI 9177).
Quali ADR vanno segnalate?
7.1 VERIFICA E SEGNALAZIONE DI ADR Quali Adr segnalare: -per i vaccini e per i farmaci di recente immissione in commercio (vedi allegato 2 “Elenco Monitoraggio intensivo AIFA”), vanno segnalate tutte le sospette ADR (gravi, non gravi, attese ed inattese, cioè non presenti nella scheda tecnica e nel foglio illustrativo.
Cosa significa classe di reazione al fuoco 1?
Con riferimento alla reazione al fuoco ai vari materiali sono assegnate le classi da 0 a 5 con l’aumentare della loro partecipazione alla combustione. Il comportamento di un materiale combustibile è tanto migliore quanto più bassa è la classe (la 1 è la migliore e la 5 è la peggiore).
Cosa significa ignifugo classe 1?
Le classi dalla 1 alla 5 si riferiscono ai cosiddetti materiali combustibili, che hanno un comportamento migliore tanto più è bassa la classe. Le definizioni date alle diverse classi sono le seguenti: Classe 0 materiali incombustibili. Classe 1 materiali combustibili non infiammabili.
Chi fa la segnalazione spontanea?
Una segnalazione spontanea è una comunicazione non sollecitata fatta dagli operatori sanitari o dai consumatori ad un’autorità regolatoria che descrive una o più ADR in un paziente che ha assunto uno o più farmaci.
Cosa vuol dire reazione al fuoco A2?
Anche i materiali appartenenti alla classe A2 sono classificati come non combustibili, in quanto la loro applicazione evita il verificarsi di fenomeni di autoaccensione. Quando si indica l’euroclasse dei materiali utilizzati per l’isolamento dei tubi, è necessario specificare il sottoindice “L” (ad es., A2L – s1, d0).
Quali sono gli esempi di reazioni chimiche?
Esempi di reazioni chimiche. Esempi di reazioni chimiche sono: cottura di un uovo, combustione della benzina, mela che marcisce, formazione della ruggine, preparazione del caramello dal riscaldamento dello zucchero. Le reazioni chimiche obbediscono a leggi ben precise note come leggi ponderali, cioè relative al peso delle sostanze,
Quali sono le trasformazioni durante una reazione chimica spontanea?
Le trasformazioni che hanno luogo durante una reazione chimica spontanea portano ad una diminuzione dell’ energia totale del sistema, mentre le trasformazioni che hanno luogo durante una reazione chimica non spontanea portano ad un aumento dell’energia totale del sistema.
Quali sono i fenomeni più frequenti durante una reazione chimica?
I fenomeni più frequenti che si manifestano durante una reazione chimica sono: comparsa o scomparsa di un solido (es. aspirina nell’acqua; formazione delle stalattiti) riscaldamento o raffreddamento spontaneo dell’ambiente in cui è stata fatta avvenire la reazione (esempio: combustione)
Quali sono le manifestazioni sperimentali delle reazioni chimiche?
Evidenze sperimentali delle reazioni chimiche I fenomeni più frequenti che si manifestano durante una reazione chimica sono: comparsa o scomparsa di un solido (es. aspirina nell’acqua; formazione delle stalattiti) cambiamento di colore (es. formazione della ruggine, mela che marcisce)