Sommario
Quali sono le principali fonti di polveri sottili o particolato?
Le fonti da dove derivano le polveri sottili sono di origine naturale o antropica, ad esempio fuliggine, processi di combustione come i motori a scoppio delle auto, combustione del legno, industrie, attività agricole e zootecniche.
Cosa contiene il particolato?
Descrizione. Il particolato atmosferico è formato da una miscela complessa di particelle solide e liquide di sostanze organiche ed inorganiche sospese in aria. I componenti del particolato sono: solfati, nitrati, ione di ammonio, cloruro di sodio, particelle carboniose, polvere minerale ed acqua.
Quali sono le fonti antropiche del particolato?
Il particolato primario di origine antropica è invece dovuto: all’utilizzo dei combustibili fossili (riscaldamento domestico, centrali termoelettriche, ecc.); alle emissioni degli autoveicoli; all’usura dei pneumatici, dei freni e del manto stradale; a vari processi industriali (fonderie, miniere, cementifici, ecc.).
Come si generano le polveri sottili?
Possono avere origine da fonti naturali organiche, come pollini, batteri, spore; e inorganiche, come polveri domestiche e di strada, da incendi, da attività vulcanica, e come microparticelle da salsedine marina; ma possono derivare anche da fonti antropiche, quali centrali termiche e processi industriali che implicano …
Che cosa si intende per polveri sottili?
Cosa sono le polveri sottili Si tratta di un particolato finissimo, prodotto per la maggior parte dall’inquinamento e in grado di rimanere a lungo nell’aria e percorrere grandi distanze.
Cosa si intende per particolato?
Che cos’è il particolato? Viene denominato particolato atmosferico l’insieme delle particelle presenti in atmosfera, che siano di derivazione naturale o antropica.
Quali sono le principali sostanze inquinanti derivanti dalle attività umane?
Inquinamento dell’aria: gas provenienti dagli scarichi delle auto, fumi tossici che fuoriescono dalle fabbriche, impianti di incenerimento che rilasciano nell’aria monossido di carbonio (CO), azoto (Nox), zolfo (So2), benzene e ancora idrocarburi e tutte quelle sostanze che sono dannose e modificano la nostra aria.
Quali sono le particelle di particolato?
Ciascun insieme di particelle di particolato rientrati in un determinato intervallo di dimensioni delle particelle è indicato inoltre dalla sigla “PM” (dall’inglese “particulate matter”) seguito da un numero che indica l’intervallo dei valori che assume il diametro aerodinamico di ciascuna particella.
Qual è la frazione del particolato totale?
Quindi il PM2,5 è una frazione del particolato totale interamente contenuta nella frazione di PM10) (fibre naturali e artificiali, pollini, spore, particelle carboniose, metalli, silice, inquinanti liquidi), presenti nell’atmosfera terrestre per cause naturali e antropiche o in luoghi di lavoro industriali.
Come si definisce un particolato carbonioso?
In genere, il particolato prodotto da processi di combustione, siano essi di origine naturale (incendi) o antropica (motori, riscaldamento, legna da ardere, industrie, centrali elettriche, ecc.), è caratterizzato dalla presenza preponderante di carbonio e sottoprodotti della combustione; si definisce pertanto “particolato carbonioso”.