Sommario
Dove è avvenuta la delocalizzazione?
Il fenomeno va inserito nell’ambito del commercio mondiale che, sebbene strettamente legato alla società moderna, trova le sue radici nel XV secolo e più precisamente nell’anno 1492, che può essere considerato come anno di nascita del sistema economico mondiale, anno di scoperta dell’America.
Perché le aziende delocalizzano?
Il motivo principale che spinge le imprese a delocalizzare è la differenza del costo del lavoro tra l’Italia e i Paesi Europei Orientali e Meridionali, il Far East e il Nord Africa. Le differenze salariali sono molto significative e, d’altra parte, quelle nella produttività non sono tali da compensarle.
Dove delocalizzano le imprese italiane?
Dove delocalizzano le aziende italiane? Più della metà dei trasferimenti all’estero, il 60%, si sono indirizzati verso Paesi dell’Unione europea. Guardando ai Paesi extra-europei, molte delocalizzazioni hanno interessato l’India (9%), gli Stati Uniti e il Canada (6%), e la Cina (5,6%).
Cosa comporta la delocalizzazione?
Definizione di delocalizzazione Per delocalizzazione si intende il trasferimento di tutto il processo produttivo o anche di una sola parte di questo da un determinato Paese verso altre località geografiche in cui sono presenti dei veri e propri vantaggi di tipo competitivo.
Che cosa si intende per localizzazione è delocalizzazione di un’azienda?
Si tratta di una forma di riorganizzazione che scaturisce dai cambiamenti che avvengono all’esterno dell’impresa per effetto della crescita oppure del declino del territorio nel quale essa è ubicata, e di cui la stessa può avvalersi nel momento in cui riconosce la natura positiva, oppure negativa, del cambiamento.
Quando è cominciata la delocalizzazione?
La corsa alla delocalizzazione è iniziata tra fine anni Ottanta e inizio Novanta e le cause principali sono state, da un lato la progressiva liberalizzazione del commercio, dall’altro la crescente concorrenza dei Paesi emergenti.
Quali aziende hanno delocalizzato?
OMSA: stabilimento in Serbia; cassa integrazione per 320 lavoratrici italiane. ROSSIGNOL: stabilimento in Romania, dove insiste la gran parte della produzione; 108 esuberi a Montebelluna. DUCATI ENERGIA: stabilimenti in India e Croazia. BENETTON: stabilimenti in Croazia.
Quali sono i vantaggi della delocalizzazione?
I vantaggi della delocalizzazione della produzione I minori vincoli in termini di tutela ambientale e di diritto del lavoro. La disponibilità in loco di materie prime a basso costo. La possibilità di stabilire partnership con potenziali concorrenti. La facilità di integrazione verticale nel processo produttivo.
Quante sono le aziende italiane che esportano?
Le circa 9.600 medie imprese italiane hanno fatto registrare nel 2016 un valore delle esportazioni di 11 milioni per impresa, quasi il doppio di quello delle medie imprese francesi, spagnole e tedesche.