Cosa non deve mancare se si trattano dati personali?
Ecco che cosa bisogna indicare.
- 1) Chi è l’interessato.
- 2) Chi effettua il trattamento.
- 3) Se nominato, i recapiti del DPO.
- 4) Quali sono i trattamenti effettuati e perché
- 5) Qual è la base giuridica del trattamento.
- 6) Quali sono i dati raccolti.
- 7) Se il trattamento comporta operazioni automatizzate, come la profilazione.
Qual è il consenso al trattamento?
Consenso al trattamento. Il consenso è una delle basi giuridiche del trattamento, nell’ambito del regolamento generale per la protezione dei dati personali. E’ importante tenere presente che il consenso è solo una delle sei basi giuridiche previste dal GDPR, ed è specifico dovere del titolare del trattamento valutare quale tra esse è la base
Qual è la definizione del consenso?
Definizione. Il consenso, in base al nuovo Regolamento Generale (art. 4 GDPR ), è qualsiasi manifestazione di volontà libera, specifica, informata e inequivocabile dell’ interessato, con la quale lo stesso esprime il proprio assenso, mediante dichiarazione o azione positiva inequivocabile, al trattamento dei dati personali che lo riguardano.
Quando il consenso va espresso in forma scritta?
Il consenso va espresso sempre in forma scritta quando il trattamento riguarda i dati sensibili, cioè quelli che possono rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, organizzazioni o associazioni a carattere religioso, filosofico
Quali sono i fondamenti giuridici del consenso?
Il consenso è il presupposto di liceità dell’atto medico ed è soggetto all’obbligo di informare il paziente. È un prerequisito del principio dell’autodeterminazione: il paziente è l’unico titolare ed interprete, ai fini giuridici, dell’inalienabile diritto alla propria salute. I fondamenti giuridici del consenso si ritrovano