Cosa comporta il lavoro minorile?
La casistica è ampia e com- prende fratture, amputazioni, bruciature, malattie della pelle, diminuzione di vista e udito, malattie respiratorie e gastrointe- stinali, febbre, ecc. che possono causare invalidità permanenti. Ogni anno muoiono sul lavoro circa 12.000 minori.
Quante ore al giorno lavorano i minori?
In base alla legge sul lavoro minorile, i lavoratori considerati bambini, cioè i minori che non hanno compiuto 16 anni (o 15 anni, relativamente all’impiego in un contratto di apprendistato di 1° livello, se non soggetti all’obbligo scolastico), non possono lavorare per più di 7 ore giornaliere e 35 ore settimanali.
Come si diffuse il lavoro minorile?
Il lavoro minorile si diffuse in maniera massiccia, anche se l’entità dei bambini impiegati variava a seconda dei settori e dei periodi di tempo. La professoressa inglese Jane Humphries, in uno studio pubblicato nel 2010, scoprì come il lavoro minorile fosse molto più economico e comune di quanto si pensasse prima.
Cosa è il lavoro minorile o infantile?
Il lavoro minorile o infantile o sfruttamento minorile è definito come una qualsiasi attività lavorativa che priva i bambini e le bambine della loro infanzia, della loro dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico.
Quali sono le Convenzioni dell’Ilo sul lavoro minorile?
Le Convenzioni dell’ILO sul lavoro minorile sono strumenti giuridici a tutela dei minori, che chiedono ai governi interventi mirati per l’eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile e la proibizione, attraverso procedure d’urgenza, delle sue forme peggiori.
Quando è vietato lo sfruttamento del lavoro minorile?
In Italia, lo sfruttamento del lavoro minorile è vietato dalla legge n. 977 del 17 ottobre 1967. Nonostante i divieti, l’ISTAT nel 2001 stimava che ci fossero in Italia circa 140.000 lavoratori tra i 7 e 14 anni.