Sommario
Come si presenta la sclerodermia?
Tra i Sintomi comuni della sclerodermia rientrano: indurimento e ispessimento della cute, fenomeno di Raynaud, dolori articolari diffusi, disfagia, pirosi e contrattura delle dita. La malattia esordisce spesso a livello delle mani, soprattutto delle dita (sclerodattilia), per estendersi poi ad altre aree del corpo.
Quanti tipi di sclerodermia esistono?
Ci sono due tipi diversi di sclerodermia: sclerodermia localizzata e sclerosi sistemica. Nella sclerodermia localizzata, la malattia è limitata alla pelle e ai tessuti sottocutanei. Può interessare gli occhi e causare uveite; può anche interessare le articolazioni e causare artrite.
Cosa è lo scleroderma?
Che cos’è la sclerodermia o sclerosi sistemica In Italia colpisce circa 25.000 persone ed è caratterizzata da: progressiva occlusione dei piccoli vasi sanguigni; fibrosi, ovvero l’ispessimento della pelle e dei tessuti connettivi degli organi interni.
Come si manifesta sclerosi sistemica?
I sintomi più frequenti comprendono fenomeno di Raynaud, poliartralgia, disfagia, pirosi, tumefazione e infine fibrosi cutanea e retrazione delle dita. Il coinvolgimento di polmoni, cuore e reni è responsabile della maggior parte dei decessi.
Cos’è lo scleroderma?
La sclerodermia (“pelle dura”) o sclerosi sistemica è una malattia sistemica cronica a patogenesi autoimmune, caratterizzata da fibrosi (ispessimento) della cute e degli organi interni, alterazioni dei vasi di piccolo calibro e anomalie del sistema immunitario.
Quali sono le cause della sclerosi sistemica?
La sclerodermia (localizzata e sistemica) è il risultato di un’esagerata produzione e accumulo di collagene nei tessuti. Il collagene è una proteina fibrosa che costituisce i tessuti connettivi e fornisce sostegno al corpo.
Quale è l’evoluzione della sclerodermia localizzata?
Quale è l’evoluzione (prognosi) della sclerodermia localizzata? Nella maggior parte dei casi l’evoluzione della sclerodermia localizzata è benigna e la malattia non causa morte né invalidità, ma solo un danno estetico variabile in base alla localizzazione e alla estensione.
Cosa deve fare un dermatologo per una sclerodermia localizzata?
Il primo compito del dermatologo è quello di porre diagnosi di sclerodermia localizzata. Tale diagnosi è spesso clinica, mentre in alcuni casi, soprattutto nelle forme atipiche, il prelievo di un piccolo campione di pelle (biopsia cutanea) per una successiva analisi al microscopio si rende necessario per una maggiore sicurezza diagnostica.
Quali farmaci sono utilizzati nella terapia della sclerodermia localizzata?
I principali farmaci impiegati nella terapia della sclerodermia localizzata sono i cortisonici; nelle forme resistenti sono utilizzati farmaci immunosoppressori.
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