Come si fa una dimissioni dopo la maternità?
Per dare le dimissioni per maternità, quindi, la lavoratrice deve prima comunicare le dimissioni al datore di lavoro e poi recarsi personalmente alla Direzione Provinciale del Lavoro di competenza portando con sé i seguenti documenti: documento d’identità; ultima busta paga; tessera sanitaria (o anche codice fiscale);
Quando rientrare dopo la maternità?
Se da una parte la norma prevede l’astensione dal lavoro a partire dai due mesi precedenti la data presunta del parto, la gestante può comunque, previa certificazione medica, continuare a lavorare fino a 30 giorni dal parto.
Come richiedere il prolungamento della maternità?
Una volta terminato il congedo obbligatorio, lo stesso può essere esteso sino a sette mesi dopo il parto a fronte di:
- Condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli alla salute della lavoratrice;
- Lavoratrice addetta a lavori pericolosi, faticosi o insalubri senza possibilità di essere spostata ad altre mansioni.
Quanto dura la Naspi per maternità?
La Naspi può essere interrotta nel momento in cui si sceglie di percepire l’indennità di maternità 2021, che si può fruire per 5 mesi (da 2 mesi prima del parto a 3 mesi dopo il parto, oppure da 1 mese prima del parto a 4 mesi dopo).
Quando deve essere inviata la domanda di congedo di maternità?
La domanda di congedo di maternità Inps dovrà essere inviata prima dei due mesi che precedono la data prevista per il parto e il termine ultimo è fissato al massimo entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Come fare domanda di congedo di maternità INPS?
Come e quando fare domanda di congedo di maternità Inps La domanda di congedo di maternità Inps dovrà essere inviata prima dei due mesi che precedono la data prevista per il parto e il termine ultimo è fissato al massimo entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Qual è il congedo di maternità lavoratrici dipendenti?
Congedo di maternità lavoratrici dipendenti Le lavoratrici dipendenti hanno l’obbligo di astensione dal lavoro nel periodo che va dai due mesi precedenti alla data presunta del parto fino ai tre mesi dopo il parto. Questo periodo può essere esteso per motivi legati alla salute della lavoratrice oppure a mansioni rischiose.
Quando parte il periodo di congedo?
Secondo le regole stabilite dall’Inps e sulla base di quanto previsto dagli articoli 16 e seguenti del Testo Unico sulla maternità e sulla paternità, il periodo di congedo parte da due mesi prima dalla data presunta del parto.