Sommario
Come si fa a sapere se una persona ha dei buoni postali?
È possibile presentare apposita richiesta presso qualunque ufficio postale finalizzata a determinare l’esistenza e la vigenza di Buoni. Tale ricerca comporta il pagamento di una commissione che varia in base al numero di uffici postali coinvolti nella ricerca.
Cosa succede se scadono i buoni fruttiferi?
Dopo 10 anni dalla scadenza, i buoni fruttiferi postali si prescrivono almeno quelli cartacei. Che significa? Ebbene che non si può più avere il rimborso del capitale investito e di conseguenza anche degli interessi maturati.
Come chiedere il rimborso di un buono postale?
La domanda per ottenere il rimborso dei buoni fruttiferi postali va presentata al direttore della Posta. Entro tre settimane la richiesta verrà presa in carico ed eseguita e il beneficiario otterrà il rimborso del valore nominale del buono arricchito con gli interessi maturati fino a quel momento.
Come inserire buoni postali in Isee?
Nel caso specifico, quindi, i Buoni Fruttiferi Postali Cartacei devono essere imputati ai legittimi intestatari per la loro quota di possesso. Pertanto, nel foglio allegato dovrà essere indicato l’importo dei Buoni Fruttiferi Postali di competenza del titolare. La stessa cosa vale per gli altri titolari.
Dove non si paga l’imposta di bollo?
Anche i titolari dei conti correnti, aperti presso un istituto di pagamento o Imel, ente bancario che emette moneta elettronica, non sono tenuti all’imposta di bollo, così come coloro che detengono un conto in rosso.
Come funziona l’imposta di bollo sui Libretti postali?
C’è anche l’imposta di bollo. Si tratta di un balzello introdotto nel 1972 dal legislatore e che vale 34,20 euro all’anno per le persone fisiche e 100 euro all’anno per le persone giuridiche. E’ una tassa fissa che non tiene conto della consistenza depositata sul Libretto e che colpisce tutti indistintamente.
Quanti libretti di risparmio si possono avere?
Per quanto riguarda i libretti nominativi ordinari si è visto che non possono esservi più di 4 cointestatari sullo stesso libretto. Ma non ci sono limiti, invece, al numero di libretti che una persona può avere. Quindi, lo stesso soggetto può essere titolare anche di cinque libretti ordinari nello stesso momento.