Come si chiamano le facce siciliane?
Ormai da secoli simbolo della tradizione siciliana, le maestose Teste di Moro, in dialetto siculo note anche come “Graste”, vengono utilizzate come preziosissimi e ricercatissimi oggetti d’arredo che donano vivacità e classe ad ogni ambiente.
Come si chiamano le pigne siciliane?
Al di là del suo significato scaramantico, comunque, la pigna siciliana in ceramica (famosissima e molto apprezzata quella di Caltagirone) ricopre ormai a pieno titolo, come la Trinacria, i Pupi e altri simboli locali, il ruolo di vessillo dell’Isola, e nel tempo è diventata elemento distintivo e immediatamente …
Che significato ha la testa di moro?
Nate dalla leggenda e diventate un’icona. Le Teste di Moro in ceramica di Caltagirone sono un simbolo della Sicilia riconosciuto in tutto il mondo; un’icona di stile e tendenza, raccontano la capacità dell’uomo di modellare la terra e creare emozioni.
Quanto costano le pigne di Caltagirone?
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Come si chiama il portafortuna pugliese?
PUMO PORTAFORTUNA
Simbolo emblema della tradizione pugliese è il PUMO PORTAFORTUNA. Il suo termine deriva dal latino e significa frutto, in onore del culto della Dea POMONA, protettrice di tutti i frutti. Antiche leggende narrano che il pumo, che rappresenta un bocciolo del fiore di Acanto, è simbolo di prosperità e di fecondità.
Come si chiamano le teste siciliane?
Le Teste di Moro sono ornamento tipico della tradizione siciliana dall’altissimo valore storico e artistico. Oggi le Teste di Moro sono vere e proprie opere d’arte, oggetti decorativi e di design che decorano e impreziosiscono gli spazi esterni, come balconi, giardini, terrazze, e arredano con esclusività gli interni.
Perché si regalano le Teste di Moro?
C’è però una seconda leggenda: quella che vede una giovane benestante bianca innamorarsi di un moro di umili origini. Da qui sarebbe nata la tradizione di comprare le Teste di Moro a coppia: in ricordo e in segno di perdono per i due innamorati assassinati.
Che cosa è la Trinacria?
Antiche monete risalenti al VI e IV secolo a.C. ritrovate in Asia Minore testimoniano l’utilizzo della Trinacria come simbolo religioso che rappresentava il dio del sole nella sua triplice forma di primavera, estate e inverno.