Sommario
Come effettuare un’ ecografia pelvica?
Ci sono due modalità diverse per effettuare un’ ecografia pelvica, a seconda del posizionamento della sonda: l’ ecografia transaddominale, quando la sonda viene appoggiata sull’addome della donna, e l’ ecografia transvaginale, per cui la sonda viene invece introdotta nel canale vaginale.
Come avviene L’ecografia transvaginale?
L’ ecografia transvaginale, spesso eseguita in associazione all’ecografia pelvica, permette di studiare il collo dell’utero, l’utero stesso o le ovaie.Una sonda rivestita da una pellicola ricoperta di gel viene introdotta nella vagina, e qui emette ultrasuoni che sono riflessi in modo differente dai tipi di tessuti circostanti.
Qual è l’ ecografia ginecologica?
L’ ecografia ginecologica (o ecografia pelvica) è un esame ambulatoriale che può essere effettuato durante la visita ginecologica, non solo quando si è in gravidanza ma anche come controllo di routine per monitorare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile.
Come si utilizza l’ecografia?
L’ecografia permette di individuare possibili masse anomale nell’addome, dalle cisti ai tumori, e viene prescritta per individuare o escludere anche la presenza di patologie di altra natura, dalle pancreatiti ai calcoli biliari, dalla cirrosi alle nefriti. Si utilizza anche per monitorare nel corso del tempo il decorso di una malattia.
Quando si effettua la prima ecografia della gravidanza?
La prima ecografia della gravidanza si fa tra le 6 e le 14 settimane e fornisce le prime informazioni sull’embrione e il suo stato di benessere. Se effettuata tra le 11 e le 13 settimane, può essere abbinata a un esame del sangue per avere una stima del rischio di malattie cromosomiche.
Quando viene eseguita la prima ecografia?
Parliamo della prima ecografia, che tipicamente viene eseguita nel primo trimestre di gravidanza. Se effettuata precocemente, verso le 6-7 settimane, quel che si visualizza è solo un “fagiolino” con un piccolo cuore pulsante. Se eseguita più tardi, dopo le 10 settimane, si può vedere invece un “bebè in miniatura”.
Qual è l’indagine di screening per il cancro dell’ovaio?
Un’indagine di screening (cioè, in assenza di sintomi) è consigliabile nel piccolo numero di soggetti con un cancro dell’ovaio in famiglia legato alla positività per i geni BRCA1 e 2; in tale caso gli esami vanno eseguiti ogni sei mesi a partire dall’età di 30-35 anni.
Quali sono i sintomi di un cancro delle ovaie?
Sono tre i sintomi che le donne dovrebbe tenere presente in quanto possibili indicatori precoci della presenza di un cancro delle ovaie: addome gonfio, aerofagia, bisogno frequente di urinare. Lo affermano diversi studi apparsi negli ultimi anni sulle riviste mediche, che rimarcano anche quanto generici siano questi disturbi.