Sommario
Chi ha inventato i codici a barre?
Norman Joseph Woodland
Codice a barre/Inventori
Gli ideatori sono Bernard Silver e Norman Joseph Woodland: vengono sollecitati dal direttore di un supermercato a lavorare sull’idea di un codice per marcare i prodotti, che permetta il riconoscimento automatico alle casse e che renda più veloci code e pagamenti.
Quanti tipi di codice a barre ci sono?
A seconda delle esigenze di applicazione, sono state create 26 tipologie di codifica. Tra queste, elenchiamo le principali famiglie di codici a barre: EAN-13 Utilizzato per la rilevazione automatica del prezzo dei prodotti.
Come nasce l’idea dei codici a barre?
L’idea dei codici a barre fu sviluppata da Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, all’epoca studenti di ingegneria dell’ Università di Drexel. Il 7 ottobre 1948 l’idea nacque dopo aver ascoltato le esigenze di automatizzare le operazioni di cassa da parte del presidente di un’azienda del settore alimentare.
Quali sono i codici a barre?
I codici a barre permettono l’identificazione dei convogli in transito in alcune tratte ferroviarie o nelle linee della metropolitana. Il codice a barre è presente anche nel retro della tessera sanitaria e codifica il codice fiscale .
Quali sono i caratteri di start e stop di un codice a barre?
Alcuni codici a barre hanno i caratteri di start e di stop uguali tra loro (es. CODE 39), in altri sono diversi (es. code 128). La caratteristica di avere i caratteri di start e stop diversi è usata da alcuni codici a barre per determinare la direzione del codice a barre e quindi permettere la lettura da entrambi i sensi.
Cosa è il codice a barre lineare?
Il codice a barre lineare è composto da un susseguirsi di elementi ovvero un susseguirsi di barre e spazi. La barra è l’elemento scuro del codice a barre, formato da un segmento verticale. Lo spazio è l’elemento chiaro del codice a barre e separa due barre tra loro. Per modulo si intende la larghezza dell’elemento (barra o spazio) più stretto.