Sommario
le cooperative, imprese sociali, fondazioni o associazioni del terzo settore; le strutture per anziani o per disabili; i centri per l’impiego, allo scopo di contribuire all’inserimento lavorativo di chi vive in condizioni disagiate.
Nel 1944 a Milano il sacerdote don Paolo Liggeri e l’assistente sociale francese Odile Vallil danno avvio alla prima scuola per la preparazione di assistenti sociali e ciò segna l’effettiva nascita del servizio sociale in Italia.
Quali sono i tipi di assistenti sociali?
A seconda del titolo di studio ottenuto, si possono distinguere due tipi di assistenti sociali: l’assistente sociale vero e proprio, cioè quello che ha conseguito la laurea triennale; l’assistente sociale specialista, cioè quello che ha conseguito la laurea magistrale.
Istituzioni ed enti pubblici e privati sono le destinazioni principali per chi vuole lavorare come assistente sociale. Questo professionista, infatti, può operare in enti di ricerca e di formazione ma anche di integrazione socio-sanitaria come ad esempio: il consultorio;
Per diventare assistente sociale a partire dal 1990 divenne necessario conseguire un diploma universitario, secondo la legge 19 novembre 1990, n. 341. La professione venne riconosciuta tale ai sensi della legge 23 marzo 1993 n. 84 (Ordinamento della professione di Assistente Sociale e istituzione dell’Albo professionale).
Qual è la funzione dell’assistente sociale?
La professione dell’assistente sociale può essere esercitata in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato. Nella collaborazione con l’autorità giudiziaria, l’attività dell’Assistente Sociale ha esclusivamente funzione tecnico-professionale.