Che documenti occorrono per richiedere la SCIA?
La Scia deve essere accompagnata altri documenti che attestino la presenza dei requisiti: soggettivi, come quelli morali professionali, e oggettivi, legati gli aspetti urbanistici, edili, igienici, sanitari, etc. Se previsto, devono essere allegate anche le planimetrie del locale in cui si andrà a svolgere l’attività.
Come si fa la SCIA?
Per richiedere la Scia occorre compilare ed inviare, per via telematica, lo specifico modulo, al Comune di riferimento per il tramite dello Sportello unico per l’edilizia (Sue). Il modulo si può scaricare dal sito istituzionale del medesimo Comune o da altri siti specializzati.
Quanto costa la SCIA al Comune?
In genere, per il protocollo della SCIA, i Comuni chiedono 250 €, oltre a 50 € per l’aggiornamento catastale, 50 € per il deposito della pratica strutturale e così via. Il preventivo per gli interventi edili ed impiantistici varia in base all’intervento.
Chi non deve fare la SCIA?
Sono escluse dalla presentazione della SCIA: i laboratori artigianali fino a 3 addetti adibiti a prestazioni lavorative e che non producano, con impianti o macchine, emissioni in atmosfera (ad esempio il calzolaio, il sarto,…) le realtà soggette a vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.
Quando si deve fare la SCIA?
La SCIA deve essere presentata entro il giorno dell’avvio dell’attività; produce effetti immediati e permette di avviare l’attività senza dover attendere verifiche o controlli preliminari (l’impresa può quindi iniziare a svolgere l’attività dal momento stesso della presentazione della SCIA).
Quanto tempo ci vuole per aprire una SCIA?
In media si va dalle 2 settimane ai 2 mesi. Nel caso di sanatorie i tempi aumentano. È importante sottolineare che alla dichiarazione di inizio attività, non seguirà alcuna comunicazione da parte del comune in quanto è una semplice comunicazione di inizio lavori e l’attività può cominciare con efficacia immediata.
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