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Che cosa vuol dire testa di rapa?
Nel gergo popolare, la rapa è associata a persona con la testa dura, ottusa, un po’ stupidella, che non è capace di capire o di fare (“è una testa di rapa”, “ cavar sangue da una rapa”, “valere quanto una rapa”, etc); al contrario, in cucina e in gastronomia, la rapa – sia come radice, che come ortaggio – è tutt’altro …
Che gusto ha la rapa?
Il sapore della rapa (radice) è piuttosto dolce e la consistenza leggermente spugnosa: il più delle volte viene condita con olio d’oliva o burro e sale. Le foglie sono utilizzate a fini alimentari come surrogato delle “vere” cime di rapa e possono essere sfruttate come foraggio.
A cosa fanno bene le cime di rapa?
Le cime di rapa hanno proprietà disintossicanti e sono poco caloriche. Il loro contenuto di acido folico le rende un alimento particolarmente utile in gravidanza. Hanno notevoli proprietà antiossidanti e aiutano l’organismo a disintossicarsi e depurarsi. Sono, inoltre, utili in caso di astenia.
Come riconoscere le cime di rapa fresche?
Le cime di rapa si presentano con steli non troppo sottili ma sodi e verdi che possono raggiungere anche 40-50 cm di altezza, le foglie sono lunghe di colore verde intenso e brillante, le infiorescenze, al momento dell’acquisto, devono essere verdi con i fiori ben chiusi e senza sfumature giallastre.
Come si mangia la rapa cruda?
Le rape crude sono sempre perfette, ben croccanti e ottime per realizzare l’insalata. Potete scegliere un classico condimento con emulsione di olio, limone, sale e pepe. Oppure si possono accostare alle mele tagliate a cubetti, aggiungendo alcune noci spezzettate e un po’ di senape, se piace.
Come si mangia rapa rossa?
La rapa rossa, altro nome di questo ingrediente, può essere consumata cruda in insalate oppure cotta in padella, nel microonde o al vapore. Passatela in forno per ottenere delle croccanti chips colorate, perfette per gli aperitivi.
Cosa contiene la cima?
Non mancano le vitamine e i minerali che, come sottolinea la dottoressa Evangelisti, sono più abbondanti nelle cime che nelle radici. “Numerosi anche gli aminoacidi, gli antiossidanti, in particolare luterani e xanthina, ma soprattutto polifenoli, flavonoidi, omega 3, acido folico e carotenoidi.
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