Sommario
A quale scopo complemento?
Il complemento di fine o scopo indica il fine, lo scopo, la meta verso cui è indirizzata una determinata azione, una condizione, una persona, una cosa. E’ introdotto dalle preposizioni per, in, da ,a di o da locuzioni come a scopo di, a fine di, ecc; risponde alla domanda: per quale fine? Per quale scopo? Es.
Cosa esprime la subordinata finale?
Nell’analisi del periodo, le proposizioni finali sono proposizioni ➔subordinate che esprimono il fine, lo scopo, l’obiettivo di quanto viene detto nella proposizione principale. Le proposizioni finali subordinate si costruiscono in maniera diversa a seconda che siano esplicite o implicite.
Quali sono le congiunzioni conclusive?
Le congiunzioni conclusive sono congiunzioni coordinative che legano due proposizioni, sottolineando che la seconda è la conclusione logica della prima. Le più comuni sono perciò, quindi, dunque, ebbene, pertanto, allora Siamo noi stessi…
CHE COSA CHE complemento è?
Il complemento di specificazione è quel sintagma che risponde alla domanda di chi?, di che cosa?. Come dice il suo nome, ha il compito di specificare il nome e spesso è introdotto dalla preposizione semplice di e dalle relative preposizioni articolate.
Che con valore finale?
La finale esplicita è introdotta da una congiunzione o da locuzioni come “perché”, “affinché”, “che”, “onde”, “acciocché”, “in modo che”. Ha sempre il verbo al congiuntivo presente o imperfetto. La donna ritirò i tappeti più costosi affinché i bambini non li sporcassero.
Che domanda risponde la subordinata finale?
La proposizione finale indica lo scopo di quanto espresso nella proposizione reggente. Questa subordinata equivale nel periodo a un complemento di fine e risponde alle domande: perchè? a quale fine?, a che scopo?
Quando la congiunzione e ha valore conclusivo?
conclusive: quando introducono la conclusione di ciò che è stato affermato in precedenza (perciò, dunque, pertanto, quindi, sicché…); 6. correlative: quando mettono in relazione due elementi o frasi mediante congiunzioni spesso copulative o/e disgiuntive (sia… sia, e…e, o…o, così…
Come riconoscere le subordinate consecutive?
La proposizione consecutiva è una proposizione subordinata che indica la conseguenza o l’effetto di un’azione espressa nella proposizione reggente. La differenza rispetto alla proposizione finale è il fatto che manca, nella consecutiva, l’elemento di volontarietà espresso nella proposizione principale.