Sommario
Ai fini della presente norma si considera lavoro socialmente utile un’attività di massimo due ore giornaliere e sei settimanali. È tuttavia salva la richiesta in aumento del condannato. Tale attività deve essere svolta per un arco temporale che vada da minimo di 10 giorni fino ad un massimo di 6 mesi.
Chi sono gli operatori ASU?
Secondo quanto indicato sul sito del Ministero del Lavoro, per Attività Socialmente Utili (ASU) si intendono le attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di pubblica utilità.
Dove si possono svolgere i lavori socialmente utili?
Chi sono i lavoratori socialmente utili oggi i “transitoristi”, impegnati in attività a carico del Fondo sociale occupazione e formazione (ex Fondo per l’Occupazione); gli “autofinanziati”, sostenuti dagli enti presso cui svolgono le attività (Regioni, Comuni etc.).
Quanto durano i lavori di pubblica utilità?
Il lavoro di pubblica utilità non può essere inferiore a dieci giorni né superiore a sei mesi e consiste nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.
Chi sono gli ASU in Sicilia?
Gli Lsu (o ASU) I lavoratori socialmente utili a carico della Regione, come detto, sono 5611, percepiscono un sussidio di disoccupazione di poco più di €. 500,00. La maggior parte di questi lavorano nel territorio della provincia di Messina (1809).
A chi sono rivolti? Possono essere chiamati a svolgere lavori socialmente utili i lavoratori che fruiscono di particolari sostegni del reddito (es. cassa integrazione guadagni straordinaria, indennità di mobilità…).
Dove fare la messa alla prova?
La messa alla prova è subordinata alla prestazione di un lavoro di pubblica utilità che l’imputato deve reperire. Le informazioni sugli enti convenzionati presso i quali poter svolgere il lavoro di pubblica utilità, posso essere chieste alla cancelleria del tribunale o all’ufficio di esecuzione penale esterna.
Quando si può chiedere il lavoro di pubblica utilità?
I lavori di pubblica utilità per i reati stradali. Gli articoli 186 e 187 del Codice della Strada prevedono rispettivamente i reati di guida in stato di ebbrezza e guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti nonchè il reato di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti.
Come si chiedono i lavori di pubblica utilità?
L’imputato per essere ammesso ai lavori di pubblica utilità deve farne richiesta al giudice tramite memoria difensiva, specificando lo stato di alterazione psicofisica connessa alla condanna.
Quando si possono chiedere i lavori di pubblica utilità?
E’ possibile svolgere lavori di pubblica utilità nei seguenti casi: 1) In caso di guida in stato di ebrezza o in stato di alterazione da sostanze stupefacenti come prevedono gli articoli 186 comma 9-bis e 187 comma 8-bis del d. lgs. 285/1992, Nuovo codice della strada, come modificati.