Quando si può chiedere decreto ingiuntivo?
Il decreto ingiuntivo verrà emesso quando il creditore fornisca al giudice prova scritta del proprio credito. L’articolo 634 del codice di procedura, a titolo esemplificativo, cita alcuni documenti validi come prova. Il creditore potrà rapidamente procedere al pignoramento per soddisfare le proprie ragioni.
Cosa fare prima di un decreto ingiuntivo?
La prima cosa che si deve fare quando arriva un decreto ingiuntivo, è contattare un avvocato, il quale procederà subito a verificare la regolarità dell’atto giudiziario in relazione alle regole da seguire. Ad esempio, potrebbero mancare una firma, la data, l’indicazione del credito e altri aspetti formali.
Qual è il procedimento D’ingiunzione?
Secondo la legge [1], il procedimento d’ingiunzione è una procedura speciale che consente al creditore di ottenere, in poco tempo, un titolo giudiziale col quale far valere il proprio diritto. Si tratta di un procedimento sommario perché caratterizzato dalla celerità con cui il giudice decide sulla richiesta del creditore.
Quali sono i termini dell’ingiunzione di pagamento?
Ricapitolando quanto detto sino a questo momento, l’ingiunzione di pagamento, quando assume la forma del decreto ingiuntivo, è soggetto ai seguenti termini: 60 giorni per la notifica a pena di decadenza; 10 anni, pena la prescrizione.
Qual è il contenuto dell’ingiunzione fiscale?
Struttura e contenuto dell’ingiunzione fiscale. L’ingiunzione deve contenere l’esposizione chiara dei presupposti della pretesa, al fine di consentire al contribuente l’esatta conoscenza della stessa e garantire l’esatto esercizio del diritto inviolabile alla difesa.
Chi può opporsi all’ingiunzione di pagamento?
Qualora il creditore avesse dichiarato il falso, il debitore può opporsi all’ingiunzione di pagamento, presentando documenti adeguati a prova della cattiva fede del creditore. L’opposizione si esegue inoltrando un atto di citazione davanti all’ufficio giudiziario che ha emesso l’ingiunzione di pagamento.