Sommario
Quali sono le coltivazioni più diffuse nel Lazio?
Lazio Agricoltura – Allevamento – Pesca: Si coltivano cereali, soprattutto grano e avena nelle zone pianeggianti di Viterbo, Roma e Latina. Molto sviluppate sono le colture di ortaggi e alberi da frutto. Nella zona meridionale sono coltivati gli agrumi. Nei territori collinari vengono coltivati alberi da vite e ulivi.
Cosa si coltiva nel Casertano?
L’agricoltura Essa è ai primi posti nella produzione nazionale di ortaggi (patate, pomodori, melanzane, peperoni, fagioli, piselli) e di frutta (fichi, nocciole, albicocche, ciliegie, susine).
Che cosa si coltiva nella Regione Lazio?
Nel dettaglio delle tipologie colturali, prevalgono le foraggere permanenti e temporanee (rispettivamen- te 39,6% e 25,9%), i cereali (11%), gli ortaggi in pieno campo (2,1%), le coltiva- zioni olivicole (10,9%), i vigneti (2,8%) e la frutta in guscio (3,1%).
Cosa si coltiva nel Ferrarese?
Nelle “terre vecchie ferraresi” si coltivano frutta, ortaggi, cereali, barbabietole da zucchero e foraggi, che alimentano l’allevamento di bovini da latte e da carne, mentre nelle “terre nuove” ai frutteti, che caratterizzano il paesaggio delle zone alte, succedono, nelle zone più depresse, le colture erbacee (fra cui …
Cosa si fabbrica nel Lazio?
Assieme all’olivicoltura, l’attività agricola da sempre caratteristica del Lazio è l’allevamento ovino da cui provengono tre prodotti tipici del Lazio che si fregiano del riconoscimento DOP: la Ricotta Romana DOP, il Pecorino Romano DOP (quest’ultimo prodotto in tutta la regione e soprattutto in Sardegna dove la sua …
Cosa si coltiva a Benevento?
Aglianico, Solopaca, Barbera del Sannio, Sommarello, Piedirosso, Agostinella, Falanghina, Coda di volpe, Malvasia, Palombina, Moscato di Baselice, sono solo alcuni esempi del patrimonio viticolo sannita. Dopo la coltivazione della vite, ecco la secolare coltivazione degli ulivi.
Quali sono i prodotti tipici del Lazio?
I prodotti tipici del Lazio
- Aglio rosso di Proceno. Coltivato tra Proceno e Acquapendente, si caratterizza per il bulbo di medie dimensioni, con bulbilli corti e tozzi e la pellicola esterna rossa.
- Bucatini.
- Capelli d’angelo.
- Cappelletti.
- Carciofo (romanesco e di Sezze)
- Ciambelline al vino.
- Coppiette.
- Cordelle sabine.
Cosa si coltiva sul delta del Po?
Nei terreni sabbiosi e in quelli ben drenati vengono coltivati la maggior parte degli asparagi del Delta del Po. I comuni rivieraschi in provincia di Ferrara, da Mesola fino a Bondeno, sono quelli compresi nell’area di produzione dell’Asparago Verde di Altedo IGP.
Cosa si coltiva nel Delta del Po?
L’agricoltura nel Delta del Po Le colture dominanti sono ancora di tipo estensivo, in primo luogo i cereali (mais, frumento, riso, orzo) e le coltivazioni industriali, come la barbabietola e la soia, che si è saldamente collocata, nel giro di pochi anni, tra le principali produzioni di tutto il polesine.