Sommario
Quali sono i primi casi di encefalite autoimmune?
I primi casi sono infatti stati diagnosticati a partire dal 2007. Il termine specifico di tale patologia è encefalite autoimmune del recettore anti-NMDA e consiste in una forma molto grave di encefalite, potenzialmente letale e che altera il sistema immunitario contro i recettori NMDA del cervello, causando gonfiori e forti infiammazioni.
Terapia. La cura (terapia) dei casi lievi di encefalite può consistere nel riposo a letto, nell’idratazione e nell’uso di farmaci antinfiammatori per combattere la febbre e il mal di testa (cefalea). Nel caso di encefaliti virali possono essere utilizzati farmaci antivirali quali, ad esempio, l’aciclovir, il ganciclovir ed il foscarnet.
Quali sono le encefalopatie?
Le encefalopatie sono malattie caratterizzate da un’alterazione anatomo-fisiologica dell’ encefalo. In altre parole, il cervello di un individuo colpito da encefalopatia risulta modificato nella sua struttura e/o nelle sue funzioni.
Come curare i casi lievi di encefalite?
La cura (terapia) dei casi lievi di encefalite può consistere nel riposo a letto, nell’idratazione e nell’uso di farmaci antinfiammatori per combattere la febbre e il mal di testa (cefalea). Nel caso di encefaliti virali possono essere utilizzati farmaci antivirali quali, ad esempio, l’aciclovir, il ganciclovir ed il foscarnet.
Come prevede il trattamento dell’encefalite secondaria?
Il trattamento dell’encefalite virale secondaria è leggermente diverso e prevede, solitamente, la somministrazione di corticosteroidi (soprattutto prednisone).
Qual è la diagnosi precoce di encefalite?
Una diagnosi precoce e precisa di encefalite è molto importante, perché permette al medico di iniziare precocemente le terapie più appropriate. Il trattamento dipende dalle cause scatenanti e, nei casi più gravi, prevede anche il ricovero ospedaliero del paziente. Breve ripasso del sistema nervoso centrale (SNC)