Sommario
Perché la violenza negli stadi?
Le cause della violenza negli stadi sono di difficile attribuzione: appartengono a quella società in cui i giovani non sono altro che lo specchio della violenza quotidiana; dei calciatori che con falli e comportamenti scorretti nel campo di gioco inaspriscono gli animi dei tifosi; del calcio diventato un grande …
Perché si chiamano tifosi?
Il termine deriva dal greco antico “typhos” nell’accezione moderna di “fumo”, in quanto gli spettatori delle antiche olimpiadi erano soliti festeggiare le vittorie dei loro beniamini riunendosi intorno a un falò.
Chi sono i Daspo?
Il provvedimento viene emesso dal questore e la sua durata va da uno a cinque anni, in base alle modifiche del cosiddetto Decreto Pisanu varato nel febbraio 2007 dopo gli scontri di Catania, che hanno causato la morte dell’Ispettore di Polizia Filippo Raciti.
Perché i tifosi sono violenti?
La teoria catartica afferma che l’aggressività del tifoso rappresenta una compensazione alle frustrazioni. In realtà la caratteristica del tifoso violento è l’eccitazione emotiva più che le frustrazione.
Cos’è il calcio violento?
Il termine hooligan è frequentemente associato al calcio ed è passato a definire quei tifosi violenti protagonisti di tafferugli al seguito di una squadra.
Cosa vuol dire essere tifosi?
Entusiasta, appassionato per un genere di sport, acceso sostenitore di una squadra sportiva o di un atleta: gli spettatori più tifosi; spesso sostantivato: i t. della squadra locale; essere un t.
Cosa prevede il Daspo urbano?
Divieto di accedere a un determinato luogo per motivi di ordine pubblico. Dagli stadi, alle piazze: arriva il Daspo urbano. A chi spaccia o commette reati in una zona o in un locale, verrà vietato di frequentarli. E poi, accelerazione sui rimpatri e via libera ai lavori socialmente utili per richiedenti asilo.
Quanto dura il Daspo urbano?
Il provvedimento non può avere durata inferiore ad un anno, né superiore a cinque. Il divieto è disposto individuando modalità applicative compatibili con le esigenze di mobilità, salute, lavoro e studio del destinatario dell’atto.