Sommario
Perché la città si chiama Monopoli?
Dal greco Μονής Πόλις, cioè Città luogo di sosta: Sempre in riferimento all’unicità di Monopoli come porto tra Siponto e Brindisi, in questo caso ponendo l’accento sul suo essere uno dei rari approdi sulla pericolosa costa occidentale dell’Italia, quasi sempre sottovento.
Quante sono le caselle del Monopoli?
Sul tabellone si trovano disposte 40 caselle: 22 sono strade edificabili con 32 case e 12 alberghi. Basta avere i soldi per costruire (il capitale del Monopoly è di 20.580 dollari).
Dove è stato inventato il Monopoli?
La storia del Monopoli inizia a Washington DC nel 1903 (cioè ben 30 anni prima che venisse registrato il brevetto dell’attuale versione del game), quando una donna di nome Elizabeth Magie inventò un gioco da tavolo denominato “The Landlord’s Game”, ossia il gioco del proprietario terriero.
Come sono caratterizzati i monopoli?
I monopoli sono spesso caratterizzati in base alle circostanze da cui hanno origine. Tra le categorie principali si hanno monopoli che sono il risultato di leggi o regolamentazione (monopoli legali), monopoli che hanno origine dalla struttura dei costi di un dato sistema produttivo (monopolio naturale).
Quando si ha il monopolio di fatto?
Il monopolio di fatto si ha quando un’impresa rimane sola sul mercato essendo riuscita ad eliminare tutte le imprese concorrenti. Il monopolio legale è caratterizzato dal fatto che è la legge a riconosce ad una sola impresa il diritto di esercitare una certa attività.
Come è nato il Monopoly in Italia?
Il Monopoly (in Italia pubblicato come Monopoli dalla Editrice Giochi dal 1935 fino all’estate del 2009, quando anche la distribuzione italiana è diventata di proprietà della Hasbro, che ha riportato il nome a quello originale americano) è un classico gioco da tavolo creato da Elizabeth Magie all’inizio del XX secolo, che in una versione
Quali sono le caratteristiche del regime di monopolio?
Il regime di monopolio presenta le seguenti caratteristiche: l’ offerta è concentrata nelle mani di un solo grande produttore; la domanda è frazionata tra numerosi compratori; non esistono surrogati del bene; viene impedito l’ accesso di nuove imprese nel mercato.