Sommario
Cosa rappresenta Antigone?
Non a torto, Antigone è da sempre considerata il simbolo della lotta contro il potere, della ribellione romantica e solitaria contro il dominio ingiusto di un tiranno senza limiti.
Perché Antigone si suicida?
Scoperta, Antigone viene condannata dal re a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta. In seguito alle profezie dell’indovino Tiresia e alle suppliche del coro, Creonte decide infine di liberarla, ma è troppo tardi perché Antigone nel frattempo si è suicidata impiccandosi.
Cosa pensa Hegel dell Antigone?
Nella lettura di Hegel questa conclusione, che rappresenta l’esito della tragedia sofoclea, viene soltanto accennata e al suo posto viene enfatizzato il ruolo della donna. In particolare, egli sottolinea la dimensione “criminale” di Antigone, di colei cioè che esalta il particolare al posto dell’universale.
Chi è il folle di cui parla Antigone?
Antigone viene definita folle da Ismene, da Creonte, dal coro. Ingiuria a cui lei risponde “forse chi mi giudica pazza egli stesso è pazzo” rimandando a Creonte lo stesso giudizio in quanto osa sovvertire le leggi degli dei.
Cosa ci insegna l Antigone?
L’Antigone ci insegna, quindi, che i pilastri portanti della nostra società sono due, il diritto e il governo: il diritto senza governo è l’anarchia, mentre il governo senza diritto è il dispotismo; tenere insieme il diritto e il governo è il compito della Costituzione e ogni qual volta che si arride ad essa.
Per quale diritto si batte Antigone?
Il che non era scontato per quei tempi, dal momento che le leggi suntuarie avevano proibito le manifestazioni del lutto, nei panni come negli atteggiamenti. Antigone, invece, esige che le sia riconosciuto il suo ‘diritto alle lacrime’: lacrime da versare proprio in pubblico, davanti a tutti.
Perché Antigone considera un guadagno la morte prima del tempo?
Antigone ha visto morire i suoi fratelli, sua unica speranza. Per questi motivi non riesce a condividire i timori della sorella Ismene, né ad accettare le regole di un mondo fatto dagli uomini, l’Antigone «nata per condividere non l’odio, ma l’amore», l’Antigone che ritiene la morte solo un guadagno.
Chi è oggi Antigone?
Antigone è Federico, padre di Jo e medico che rifiuta di attribuire al caso la morte per sfinimento di un giovane immigrato senza nome. Mostrando che Antigone oggi è sorella del mondo intero: il suo amore non riconosce nazionalità e confini.
Chi è Antigone oggi?
Antigone oggi, dunque, è anche una giovane profondamente consapevole del contesto sociale nel quale si muove. È priva di illusioni, ma non le manca il coraggio. Il coraggio di opporsi anzitutto, anche con mezzi illeciti se necessario, all’ingiustizia che colpisce i propri cari.
Quale contrasto esiste tra legge umana e legge divina secondo Antigone?
Il contrasto tra Antigone e Creonte si riferisce, almeno in parte, alla disputa tra leggi divine e leggi umane. Il punto di forza del ragionamento di Antigone si fonda sul sostenere che un decreto umano (il nomos creonteo) non possa impedire di far rispettare una legge divina.
Quali sono i temi dell Antigone?
Creonte agisce contro le donne, Antigone contro la limitazione della propria libertà, Ismene contro la sorte toccata alla sorella, Emone contro il padre, Euridice contro il marito indiretto assassino e Tiresia contro i miscredenti.
Qual è la storia di Antigone?
Antigone (gr. ᾿Αντιγόνη) Nella mitologia greca, figlia del tebano Edipo e di sua madre Giocasta (secondo la più antica tradizione, di Eurigania), sorella di Ismene e di Eteocle e Polinice. La sua rivalità con Eteocle, originata dalla maledizione di Edipo, portò alla guerra dei Sette contro Tebe.