Sommario
compressione/accensione/espansione: il pistone si muove verso l’alto, chiude le luci e sigilla il cilindro. Al culmine del suo percorso, l’aria (o la miscela di aria e carburante) è al massimo della compressione ed avviene la combustione (spontanea per il diesel e indotta dalla scintilla per il benzina).
Si evidenzia come tutti gli operatori utilizzino ancora olio combustibile pesante per alimentare le loro navi, un prodotto di scarto della raffinazione, vietato su terraferma in moltissime parti del mondo. È combustibile sporco e solforoso che emette fumi tossici durante la combustione.
Che motori hanno le navi da crociera?
Motore Diesel 2 tempi o 4 tempi (a combustione interna); Motori a turbina a vapore (TaV) ciclo Rankine (a combustione esterna); Motori a turbina a Gas (TaG) ciclo Brayton-Joule (a combustione interna).
Come è fatto un motore marino fuoribordo?
La sua architettura si discosta notevolmente da tutti i motori tradizionalmente prodotti poiché adotta una configurazione verticale con il blocco propulsore posto nella parte superiore il quale è raccordato con un albero di trasmissione ed un ingranaggio all’elica con la parte inferiore dotato di pinna chiamato piede.
Oggi, l’elemento chiave della propulsione marina è l’elica navale, che consente di trasformare l’energia fornita dal motore in una spinta idrodinamica. A seconda delle condizioni di lavoro si possono distinguere: elica sub-cavitante, elica super-cavitante o semisommersa, turbina a elica.
Come sono alimentate le navi da crociera?
Quasi sempre, l’energia è prodotta dai motori delle navi da crociera, alimentati da olio residuo, gas o diesel per uso marittimo; il particolare combustibile utilizzato dipende dai motori della nave e dalle norme locali.
La corsa varia da 142 mm per il motore in linea a 126 mm per i motori a V, mentre l’alesaggio è in entrambi i casi di 130 mm. Il motore in linea ha una cilindrata unitaria di 1885 cm³, il motore a V una cilindrata unitaria di 1672 cm³.