Sommario
Come finisce il capitolo 34 Promessi Sposi?
CAPITOLO 34 I PROMESSI SPOSI: CECILIA Renzo, finalmente, giunge a casa di Don Ferrante, dove scopre che Lucia, malata di peste, è stata portata al lazzaretto. Cercando di raggiungere il lazzaretto però, una vecchia lo accusa di essere un appestato e Renzo, per salvarsi, decide di salire sul carro dei monatti.
Chi portava via i malati di peste?
I Monatti erano addetti ai servizi più penosi e pericolosi della pestilenza: levar dalle case, dalle strade e dal lazzaretto i cadaveri, condurli sui carri alle fosse e sotterrarli, portare o guidare al lazzaretto gli infermi e governarli, bruciare, purgare la roba infetta e sospetta.
Quale equivoco fa scambiare Renzo per un untore?
È un cittadino cui Renzo si rivolge per avere indicazioni. Il giovane gli si avvicina togliendosi rispettosamente il cappello e mettendo la mano destra all’interno del copricapo, gesto che l’altro equivoca scambiandolo per un untore che sta per gettargli addosso un intruglio venefico.
Perché Cecilia è vestita interamente di bianco?
Cosa rappresenta il vestito bianco di Cecilia? “Portava essa in collo una bambina di forse nov’ anni, morta: ma tutta ben accomodata,… con un vestito bianchissimo…”. L’ intento di individuazione ha spinto Manzoni a dare un nome alla bambina – Cecilia – e a colorarla di quel bianco.
Come un fiore appena sbocciato significato?
Manzoni inizia il capitolo facendo una similitudine: riferendosi alla purezza dell’adolescenza disarmata di fronte alla violenza “dell’astuzia che sta per violarla”, la paragona a un fiore appena sbocciato che è pronto a concedere le sue fragranze all’aria.
Come si chiamavano i sopravvissuti alla peste?
Un monatto era un addetto pubblico che nei periodi di epidemia pestilenziale era incaricato dai comuni di trasportare nei lazzaretti i malati o i cadaveri. Di solito i monatti erano persone condannate a morte, carcerati, o persone guarite dal morbo e così immuni da esso.
Cosa porta via la peste nei Promessi sposi?
Nel suo romanzo I Promessi Sposi Alessandro Manzoni denuncia da un lato l’inefficienza e l’impotenza delle autorità governative, nonché la loro cecità e indifferenza di fronte ai segni crescenti dell’epidemia, dall’altro l’ignoranza delle masse, refrattarie a qualsiasi forma di prevenzione.
Quando Renzo viene scambiato per untore?
dagli all’untore!” (1829) Renzo, a Milano infestata dalla peste per cercare Lucia, si avvicina per strada a una vecchia in preda al terrore del contagio, per chiedere informazioni sulla via del Lazzaretto. Viene però scambiato per un untore e la vecchia comincia a gridare richiamando una folla inferocita.
Cosa succedeva agli untori?
untore Epiteto attribuito a coloro che durante la peste di Milano del 1630 furono sospettati di diffondere il contagio ungendo persone e cose con unguenti velenosi; contro di essi si scatenò spesso l’ira popolare e si dette anche corso a persecuzioni giudiziarie.