Sommario
Perché si chiama pompelmo?
Il nome comune pompelmo si può riferire tanto al frutto quanto al suo albero. È un antico ibrido, probabilmente tra l’arancio dolce e il pomelo, ma da secoli costituisce specie autonoma che si propaga per talea e per innesto.
Per cosa fa bene il pompelmo?
Ricco di fibre, di flavonoidi e di vitamine A, B e C, il pompelmo è un valido alleato del fegato e dell’apparato cardiovascolare. Contiene una buona quota di sali minerali, tra cui fosforo, calcio, potassio e magnesio. I semi di pompelmo hanno proprietà antibatteriche e aiutano a combattere la cistite.
Perché si chiama pomelo?
Le origini del pomelo A causa di un nome che pare la crasi tra due frutti – pompelmo e mela – si è spesso portati a pensare che questo frutto così particolare sia origine da un innesto ad opera dell’uomo. Niente di più errato: anzi, si tratta dell’esatto opposto.
Come è nato il pompelmo?
Il pompelmo è originario delle Isole Barbados e non dall’Asia come si è sempre creduto. Si dice che i coltivatori di agrumi giamaicani diedero origine ad un frutto ibrido, risultato dall’innesto tra arance e pomeli, da qui nacque il pompelmo, frutto dal sapore amaro che conosciamo oggi.
Che incrocio e il pomelo?
Il pomelo, tra gli agrumi, è il più grande in natura e si presenta esternamente di colore verde o giallo acceso; il suo sapore è dolce e zuccherino. Dall’incrocio con il mandarino – agrume antico piccolo, arancione e dal gusto deciso – ha avuto origine l’arancio: agrume arancione di media dimensione, dal sapore acido.
Che proprietà ha il pompelmo rosso?
Il merito va al contenuto di vitamina C, potente antiossidante e di vitamina A, antinfiammatorio naturale molto efficace contro le infezioni batteriche. Il pompelmo è un drenante naturale: infatti, la sua polpa è ricca di potassio e acqua: entrambi gli elementi aiutano a ridurre la ritenzione idrica e i gonfiori.