Sommario
Perché fare Ostetricia?
L’ostetrica non è solo un professionista sanitario, ma è una ‘donna per la donna’ che sostiene la futura mamma – e anche il papà – durante tutto il percorso della gravidanza, il parto e il puerperio: è a lei che la coppia può rivolgere domande, confidare dubbi e paure e insieme a lei può affrontarle e superarle.
Quanti anni ci vogliono per diventare ostetrica?
Il corso di laurea in Ostetricia prevede un accesso programmato disciplinato da un bando di ammissione; la durata del corso è di 3 anni. Le attività didattiche sono articolate in 180 CFU, di cui 60 volti ad acquisire specifiche capacità professionali in attività formative pratiche professionalizzanti (tirocinio).
Cosa vuol dire essere ostetrica?
L’ostetrica, chiamata levatrice in Svizzera (forme maschili: ostetrico e levatore), è la figura professionale che si occupa di assistere la gestante durante il periodo di gravidanza, parto e puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici (cioè spontanei, fisiologici) con propria responsabilità e presta assistenza …
Quanto guadagna un ostetrica in Italia?
Lo stipendio medio per ostetrica in Italia è 36 000 € all’anno o 18.46 € all’ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di 36 000 € all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a 36 600 € all’anno.
Come esercitare la professione di ostetrica/o?
Per esercitare la professione di OSTETRICA/O è necessaria la laurea triennale in Ostetricia, al termine del quale sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione, articolato in esame teorico–pratico e nella discussione di un lavoro scientifico (tesi).
Quali sono le competenze richieste a chi vuole lavorare come ostetrica?
Le principali competenze richieste a chi vuole lavorare come ostetrica sono: Competenze in ambito ostetrico, neonatale e ginecologico. Conoscenze generali in ambito sanitario. Competenza in counselling socio-sanitario. Conoscenza delle tecniche di pronto soccorso.
Quali sono le mansioni dell’ostetrica in sala parto?
Oltre alle mansioni operative in sala parto, l’ostetrica offre supporto e consulenza alle donne in gravidanza, durante i nove mesi, e alle neo-mamme dopo il parto, durante l’allattamento e fino allo svezzamento.
Cosa può fare l’ostetrica?
Pianificare, fornire e valutare l’assistenza ginecologica e ostetrico neonatale. Monitorare il benessere materno-fetale in gravidanza e in travaglio di parto. Assistere al parto fisiologico. Prevenire, individuare, monitorare e gestire situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico.
Cosa fa l’ostetrica durante la gravidanza?
Al contrario di ciò che generalmente si pensa, l’ostetrica non si occupa soltanto dell’espletamento del parto, ma accompagna la donna e la coppia fin dal periodo preconcezionale, seguendo poi tutta la gravidanza, il travaglio e il parto, l’allattamento fino allo svezzamento.
Chi è che fa nascere i bambini?
A questa domanda la maggior parte delle persone risponderebbe “E’ quella che fa nascere i bambini?!” …ma chi fa nascere il bambino non è l’Ostetrica: è la mamma! L’Ostetrica è una professionista laureata e abilitata, specializzata nell’assistenza alla donna ed esperta della fisiologia.
Cosa si può fare con la laurea triennale in Ostetricia?
Dopo aver conseguito la laurea triennale in Ostetricia è possibile accedere alla laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, anch’essa a numero programmato e con esame di ammissione. La laurea Magistrale prevede ulteriori due anni di studio che, secondo il decreto 22 ottobre 2004, n.
Come si chiamano le donne che facevano partorire in casa?
La professione di levatrice è considerata una delle più antiche al mondo. Nel lontano passato e fino agli anni ’50 circa, il parto avveniva regolarmente in casa con l’aiuto di altre donne sposate già madri, come l’immancabile “cummaredda”, la madre della partoriente, la vicina di casa e la levatrice.
Chi ti assiste al parto?
La prima fase prevede una visita da parte di un’ostetrica, che chiederà alla paziente se è già avvenuta la rottura delle acque, se ci sono contrazioni e, in caso, con quale frequenza e se è già stato liberato l’intestino (in caso contrario è necessario eseguire un clistere).