Sommario
- 1 Cosa indica il numero di lotto di un alimento?
- 2 Come funziona il numero di lotto?
- 3 Che significa Denominazione di vendita?
- 4 Come si scrivono le date di scadenza?
- 5 Cosa significa Denominazione commerciale?
- 6 Come definisce il lotto di produzione?
- 7 Qual è il titolare del codice di lotto dell’azienda?
Cosa indica il numero di lotto di un alimento?
Il lotto di produzione Deve essere facilmente visibile, chiaramente leggibile e indelebile, si riconosce perché è preceduto dalla lettera “L”. È un codice di lettere e/o numeri che identifica un insieme di prodotti alimentari, fabbricati o confezionati in circostanze identiche.
Come trovare il lotto di un prodotto?
Il codice di lotto infatti è un codice alfanumerico che deve essere ben visibile sulla confezione del prodotto, che solitamente è preceduto dalla lettera L, cosi da essere identificato subito e in maniera inequivocabile rispetto a tutte le altre informazioni presenti in etichetta.
Come funziona il numero di lotto?
I codici di lotto ‘sono preceduti dalla lettera ‘L’, salvo nel caso in cui si distinguono chiaramente dalle altre indicazioni in etichetta. ‘ (5) ‘La lettera ‘l’ non è perciò necessaria ogni qualvolta il codice sia preceduto, come è d’uso, dalla dicitura ‘Lotto/batch code’.
Come sapere la scadenza di un prodotto?
La data di scadenza: come va indicata in etichetta? La scadenza, in vigore con il nuovo regime europeo [1], è segnalata con la dicitura “da consumarsi entro” il che significa che tale data ha valenza tassativa, non si ammettono cioè deroghe e proroghe nell’utilizzo.
Che significa Denominazione di vendita?
La denominazione di vendita di un prodotto è: la sua denominazione legale, intesa quale denominazione prescritta dalle disposizioni dell’Unione (ad es. olio di oliva, Reg 29/2012) e, in mancanza, da quelle dello Stato membro nel quale l’alimento è stato immesso in vendita (in Italia, per es. abbiamo il D.M.
Dove si trova la data di confezionamento?
La data di riferimento deve essere riportata sulla confezione in questo ordine preciso: giorno/mese/anno.
Come si scrivono le date di scadenza?
La data deve riportare, nell’ordine, il giorno, il mese ed eventualmente l’anno. Sulla confezione devono essere inoltre riportate le condizioni di conservazione ed eventualmente la temperatura in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità.
Che differenza c’è tra la denominazione commerciale e quella di vendita di un prodotto alimentare?
Sono esempi “preparazione alimentare a base di ….”, “prodotto da forno con……”, ecc. La denominazione commerciale è invece facoltativa e serve solamente per definire maggiormente il prodotto.
Cosa significa Denominazione commerciale?
Si dice nome commerciale o marchionimo il nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce.
Cosa è il numero di Lotto?
In termini industriali il numero di lotto (o lotto di produzione) è la designazione con numeri e/o lettere per identificare e tracciare una serie di prodotti identici che condividono determinate caratteristiche (orario di produzione, data di produzione, codice di identificazione, e così via).
Come definisce il lotto di produzione?
L’Art. 13 del Decreto legislativo del 27 gennaio 1992 n. 109 definisce il lotto di produzione come un insieme di unità di vendita di una derrata alimentare che viene prodotto, fabbricato e/o confezionato in circostanze praticamente identiche.
Qual è il codice di Lotto?
Il codice di lotto infatti è un codice alfanumerico che deve essere ben visibile sulla confezione del prodotto, che solitamente è preceduto dalla lettera L, cosi da essere identificato subito e in maniera inequivocabile rispetto a tutte le altre informazioni presenti in etichetta.
Qual è il titolare del codice di lotto dell’azienda?
La composizione del codice di lotto è rimessa alla libera responsabilità dell’azienda, o di chi in sua vece assume il ruolo di garante delle informazioni riportate in etichetta (vale a dire, il titolare del marchio con cui il prodotto alimentare viene presentato, o l’importatore in Europa, come previsto dal reg. UE 1169/2011 all’articolo 8).