Sommario
Cosa comportano i calcoli renali?
I calcoli renali sono concrezioni solide che si formano nel sistema urinario. Questi “sassolini” possono essere causa di dolore nella regione lombare, coliche addominali, nausea, vomito ed ematuria; talvolta, possono ostruire l’uretere, ostacolando il normale deflusso di urina dai reni alla vescica.
Come rinforzare il microbiota intestinale?
Le banane, i carciofi, i pomodori, l’aglio, le cipolle e i porri, ad esempio, ne fanno parte. Scegli anche cibi fermentati. Il processo di fermentazione favorisce naturalmente la crescita di batteri buoni. Crauti, yogurt, latte fermentato e sottaceti sono gli alleati del tuo microbiota.
Cosa provoca i calcoli?
Le cause della formazione di calcoli possono essere varie: esistono difetti congeniti (ereditari, familiari) rari, cause metaboliche acquisite (iperparatiroidismo) primitive o secondarie ad altre malattie, o episodi estemporanei di alterazioni causate da abitudini di vita (alimentari, attività fisica, ambientali).
Cosa influenza il microbiota intestinale?
Che cosa influenza l’intestino Microbiota? I microrganismi che compongono il microbiota dell’intestino si acquistano quando nasciamo e possono cambiare basato col passare del tempo sui fattori quali la dieta, la malattia ed il consumo di antibiotici durante la vita.
Cosa mangiare per avere un microbiota sano?
Cereali (preferibilmente integrali), legumi, pesce e frutta secca dovrebbero essere gli alimenti maggiormente consumati. La loro assunzione è infatti collegata a una ridotta presenza di batteri aerobici (potenzialmente dannosi) e a una concentrazione inferiore di molecole pro-infiammatorie nel sangue.
Cosa fa bene al microbiota intestinale?
Eliminazione delle farine bianche, così da privilegiare i cereali interi. Verdura cotta a cena e cruda a pranzo. Consumo saltuario di legumi come ceci e lenticchie. Più pesce e minore frequenza delle altre fonti di proteine animali.
Come l’intestino influenza il cervello?
All’interno dell’intestino essa è in grado di mediare funzioni come la peristalsi, la secrezione, così come la sensazione della nausea. Ecco allora che, attraverso il nervo vago, questi segnali vengono veicolati dalla serotonina al cervello che li associa, ad esempio, al senso di sazietà.