Sommario
Come si fa a diventare celiaci?
La celiachia, la cui incidenza è di molto aumentata negli ultimi quarant’anni a causa di un maggiore contributo dei carboidrati nella dieta, si manifesta quando il soggetto predisposto ingerisce il glutine, una proteina presente nel seme di molti cereali.
Come mai ci sono molti casi di celiachia?
Il motivo dell’aumento di questa sensibilità al glutine sta nella modificazione del tipo di alimenti che consumiamo. Infatti il grano che troviamo oggi sul mercato, dal quale si ricavano poi tutte le farine e tutta la pasta di uso comune, è un grano che è stato selezionato da anni di agricoltura intensiva.
Come capire se si è celiaci?
La celiachia è una malattia autoimmune che comporta l’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dal consumo di alimenti contenenti glutine in soggetti geneticamente predisposti….I sintomi più frequenti sono:
- diarrea.
- gonfiore addominale.
- dolori addominali.
- nausea.
- vomito.
Come è associata la malattia celiaca?
La ricerca scientifica dimostra come la malattia celiaca sia fortemente associata a diversi alleli (variazioni normali) dei geni che interessano, soprattutto, i gruppi denominati HLA-DQ, responsabili dello sviluppo del sistema immunitario e trasmissibili ai discendenti.
Quali sono i sintomi della celiachia?
La celiachia è una malattia infiammatoria permanente dell’intestino scatenata dal consumo di alimenti contenenti glutine (leggi la Bufala), in soggetti geneticamente predisposti (Video). Il glutine può causare un’ampia varietà di disturbi (sintomi), anche di gravità variabile. Nella forma classica, i più frequenti sono: diarrea.
Come si attiva il glutine nei soggetti celiaci?
Nei soggetti celiaci il glutine attiva il sistema immunitario che riconosce come dannose alcune molecole dell’intestino e reagisce contro di esse provocando danni, infiammazione e l’appiattimento dei villi. Si determinano, così, i disturbi della malattia celiaca.
Cosa si tratta di celiachia refrattaria?
Celiachia refrattaria. Si tratta di una forma rara di celiachia (meno del 1% di tutti i casi di celiachia dell’adulto) in cui i disturbi (sintomi) continuano a persistere anche dopo il passaggio a una dieta senza glutine.